Nina Simone – Baltimore (1978, CTI / EPIC)
Chi sa quali fantasmi inseguiva Nina quando interpretava queste canzoni. Sicuramente i ricordi delle sue coraggiose scelte politiche che le costarono l’isolamento dallo show biz, le ombre dei suoi problemi personali con alcool e droghe, la voglia di tornare ad essere la “Sacerdotessa del soul“. Intensa e aristocratica in ogni disco infonde una spiritualità e un calore che non lasciano equivoci sulla sua totale sincerità. Saldamente attaccata alla tradizione vocale jazzistica, Nina spazia con agilità da acrobata da gospel al soul, dal pop al reggae, in maniera coerente, completa. Il suo stile si incrocia in questo album con dieci canzoni superbe creando un atmosfera soffusa, profonda. Nina sa riprendere i “classici“ per farne dei “classici “ con una potenza che nessuna produzione e nessun arrangiamento può frenare, anche quelli sovrabbondanti nelle strutture che David Matthews usa un po’ troppo in questo album. Voce e anima vengono fuori da soli in brani come That’s All I Want From Yo...