Steve Winwood – Arc Of A Diver (1980, Island)
Winwood ritorna con un lavoro di perfezione e di stile, dopo un lungo periodo di silenzio. Sono lontani i giorni dei Traffic, i flash dei Blind Faith, la parentesi “hendrixiana“, l’infatuazione esoterica con Stomu Yamash’ta. Nonostante abbia suonato con mezzo mondo Winwood è sempre stato un artista schivo e democratico nei ruoli, basti pensare a quando rifiutò la leadership nei Traffic solo per timore si esser tacciato di egocentrismo. La bella copertina riproduce il plastico dinamismo di un tuffatore che ricorda quella di “One World“ di John Martyn. L’istante finale di una figura umana simbioticamente vincolata all’ acqua in un gioco ancestrale. Un istante impalpabile dove, nell’eterno circolo della vita, l’elemento è sospeso in aria. Il movimento del tuffatore che si getta in acqua è un tuffo verso l’origine, il ritorno, dopo il supremo sforzo per abbandonare l’elemento liquido , che sta proprio al vertice dell’arco. Un concetto che l’artista ribadisce per la sua visione della musica, che nasce dal soul, passa per il rock e torna al soul. Musica fisica, interessata a certi codici della musica nera. Registrato nella sua casa-studio tra le colline di Cotswold nelle Midlands inglesi, Steve Winwood crea un capolavoro senza dispiegamento di forze, ma con grande profusione di idee. Una sorta di punto solitario, curato brano dopo brano , con elaborazioni certosine, seguito e suonato interamente da lui stesso come per un istintivo appropriarsi di queste sette canzoni sospese tra pop e soul tutte citabili. Gli episodi comunque più belli in assoluto sono l’ovattata e incalzante “While You See A Chance“ dove l’apertura improvvisa delle tastiere è uno spettacolo, la deliziosa e swingante “Second Hand Woman“ che sembra scritta da Smokey Robinson, il funky tirato e purissimo di “Night Train“ con una grande trama chitarristica iniziale, il pop-soul moderato di “Arc Of A Diver“ e la malinconica ballata “Slowdown Sundown“. Due anni di lavoro, un milione di copie vendute, e un lavoro da polistrumentista totale.
Mauro Ronconi
Personnel: Steve Winwood (vocals, guitar, keyboards, synthesizer)
Tracks: 1. While You See a Chance 2. Arc of a Diver 3. Second-Hand Woman 4. Slowdown Sundown 5. Spanish Dancer 6. Night Train 7. Dust
Spoiler :
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