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Visualizzazione dei post con l'etichetta Nielsen and Pearson

Nielsen & Pearson - Blind Luck (1983, Capitol)

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Terzo e ultimo disco del duo Reed Nielsen - Mark Pearson. Accanto a Richard Landis siede ora in consolle anche Bill Schnee, produttore geniale, ma non invadente che lascia molta libertà d’azione agli artisti. Come nel precedente album, i due riescono ancora una volta a coniugare le istanze migliori dell’A.O.R. dando vita ad una straordinaria raccolta di canzoni impeccabili. Il feeling raffinato e, al contempo energico che costituisce il trademark sonoro del duo si manifesta immediatamente nella sequenza iniziale del disco: Hasty Heart con bellissimo dialogo chitarre-tastiere, Sentimental  carica di originali armonie vocali e il remake di Too Good To Last di David Roberts. Ma tutto Blind Luck è una sequela di ottimi brani che viaggiano tra coralità, pop aristocratico ed eleganti formalismi rock, la melodica I Hear You Breathing e la ballata in up-tempo di Got Me Where You Want Me   hanno il carattere migliore di questo mix. Commercialmente fu un fiasco e il duo si sciolse subito

Nielsen & Pearson - Nielsen/Pearson (1980, Capitol)

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La coppia Reed Nielsen e Mark Pearson, entrambi chitarre, tastiere e voci, prosegue stavolta nelle intenzioni A.O.R. il discorso iniziato con The Nielsen Pearson Band, l’album d’esordio del 1978 più influenzato dal country-rock. E’ cambiato il contorno, la produzione di Richard Landis , che cura anche tutti gli arrangiamenti ritmici, dona un assetto più soft vicino al sound dei Pages e i turnisti sono tutti del giro losangelino che conta: David Foster, Jai Winding, Tom Scott, Vinnie Colaiuta, Neil Stubenhaus. Il risultato è eccellente, buona vena compositiva, brio interpretativo e originali soluzioni ritmico-melodiche su canovacci pop-fusion. La canzoni si susseguono senza cadute di tono, creando un’eccitante altalena di momenti rilassati e sferzate up tempo. Un quadro attendibile di suggestioni A.O.R. e melodie incantevoli dove i due si rivelano autori smaliziati e di fosforo. I momenti migliori e di sicuro impatto sono le incisive ed accattivanti Two Lonely Nights e If You Sho