Everything But The Girl – The Language Of Life (1990, Warner Bros.)
Tommy LiPuma li corteggiava da cinque anni, ma Ben Watt e Tracey Thorn decisero di "emigrare" a Los Angeles solo quando si accorsero che la scena musicale inglese stava diventando sempre più distante dal loro sound. Gli Everything But The Girl erano una creatura nata agli inizi degli Ottanta da quella ondata di pop e jazz chiamata "new cool". Robin Millar, produttore che a quei tempi riusciva a realizzare in contemporanea nel suo studio di registrazione a due piani i dischi di Sade e Working Week scambiandosi i musicisti, fu determinante agli inizi di carriera. Poi, come spesso accade, l’industria discografica ci mise la solita mano sopra, impoverendo e banalizzando quel movimento così fresco ed eccitante. Loro di contro cambiarono deliberatamente stile e si scrollarono di dosso l’etichetta inflazionata con canzoni basate soprattutto sulle chitarre ( Love Not Money ), registrando agli studi di Abbey Road e assoldando un orchestra sinfonica ( Baby, The Stars Sh