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Hamilton, Joe Frank & Reynolds - Fallin' In Love (1975, Playboy)

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Originariamente si chiamavano Hamilton, Joe Frank & Reynolds, trio di Los Angeles formato da Dan Hamilton (chitarra e voce solista), Joe Frank Carollo (basso, cori) e il polistrumentista Tommy Reynolds. Tutti avevano fatto parte dei T-Bones, un gruppo pop attivo verso la metà degli anni ’60 con due album alle spalle. Nel 1970 firmarono un contratto con la ABC Dunhill ed incisero un omonimo album con la produzione di Steve Barri da cui fu estratto il singolo Don’t Pull You Love, una canzone scritta da Brian Potter e Dennis Lambert, arrangiata da Jimmie Haskell, che diventò una grosso hit. La casa discografica, sull’onda di questo successo, ristampò l’anno dopo il disco cambiando il titolo proprio in Don’t Pull You Love. Alla fine del 1971, durante le registrazioni del secondo lavoro Hallway Symphony, Reynolds lasciò la band per formare gli Shango e fu rimpiazzato dal tastierista Alan Dennison. Il disco non ricevette i consensi del primo e alla formazione non fu rinnovato il cont

Gary Wright – THE DREAM WEAVER (1975, Warner Bros.)

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Uno dei primi album di soft-rock completamente dominato dal suono di tastiere e sintetizzatori. Nato a Creskill, New Jersey, Gary Malcolm Wright, era stato un bambino prodigio a Broadway. Dopo aver suonato in alcune band rock giovanili intraprende gli studi di psicologia che completò all’università di Berlino. Con il suo gruppo chiamato New York Times, Wright inizia a suonare in giro per l’Europa e nel 1967 in Norvegia quando erano di supporto ai Traffic, Chris Blackwell, allora manager del gruppo e fondatore della Island Records, notò le grandi doti tecniche di Wright alle tastiere e lo invitò in Inghilterra. Lì incontra Jimmy Miller , produttore americano dei Traffic e tramite Blackwell conosce un quartetto di musicisti guidati dal tastierista Mike Harrison che col nome di Art si erano fatti conoscere come un buon gruppo di rock & r&b. Con loro forma gli Spooky Tooth, band di rock progressivo molto stimata, ma poco commerciale. Li lasciò nel 1970 per formare i Wonderw

Kerry Chater - Love On A Shoestring (1978, Warner Bros.)

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Cantautore canadese di Vancouver, Kerry Michael Chater si fece conoscere come componenete dei Garry Puckett and The Union Gap, un gruppo pop di San Diego formatosi alla fine degli anni ‘60 che riscosse un buon successo commerciale grazie ad uan serie di come Woman, Woman, Lady Willpower, Over You e Young Girl. Nel 1970 Chater lascia il gruppo e si dedica alla carriera di autore di canzoni per altri artisti commedie musicali. Tenta la carta solista e per la Warner Bros. incide due album: Part Time Love del 1977 che includeva Even A Fool Would Let Go diventata un classico pop nelle versioni di Joe Cocker, Dionne Warwick e tanti altri, quindi l’anno dopo ci riprova con questo Love On A Shoestring, disco che si avvale come nel precedente della eccellente collaborazione di Steve Barri e Michael Omartian. Canzoni dal sound vario e spaziato che mostra la versatilità e la conoscenza di certi stilemi tipici del westcoast pop specialmente in episodi movimentati come Well On My Way to L

Clover – Unavailable (1977, Vertigo)

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Il primo nucleo dei Clover nacque a San Francisco nel 1967 quando Johnny Ciambotti forma insieme ad Alex Call, John McFee e Mitch Howie (tutti e tre provenivano da una band chiamata Tiny Hearing Aid Company). Nel 1969 furono scritturati dalla Fantasy con cui pubblicarono tral 1970 e i l1971 due interessanti album (Clover, Forty Niners) ed un singolo d’impronta country-rock. Il quartetto allargò la line-up con altri musicisti tra cui il percussionista Micky Shine, il tastierista Sean Hopper e il cantante Huey Louis che anni dopo sarà conosciuto in tutto il mondo come Huey Lewis. Durante alcuni spettacoli furono notati dal batterista Pete Thomas che li presentò a Nick Lowe e Jack Riviera. Tra loro nacque subito un forte sodalizio artistico tanto che il gruppo nel 1976 si trasferì in Inghilterra con nuovo manager e nuova casa discografica, la Vertigo. Qui iniziò la seconda fase della band che li vide impegnati come turnisti partecipando alle session di My aim is true di Elvis Costello

Richie Furay - I Still Have Dreams (1979, Asylum)

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Get free premium widgets for your blog and website. Terzo ed ultimo album per la Asylum per questo importante musicista che ha segnato indelebilmente la scena del country-rock. Per capire il suo passato basta citare i tre dischi con i Buffalo Springfield, sette con i Poco (compreso il comeback del 1989), due con la Souther, Hillman, Furay Band e almeno i primi quattro dischi ufficiali da ricordare. Chitarrista, autore e cantante dell’Ohio, Paul Richard Furay era, agli inizi degli anni sessanta, un giovane folksinger in cerca di fortuna nei circuiti del Village di New York. Lì conobbe Stephen Stills con cui formò una band di nove elementi sul modello dei New Christy Minstrels chiamata Au Go Go Singers, ma ebbe vita breve perché dopo un aver inciso un solo album e tenuto qualche concerto, Stills se ne andò in California, mentre Furay continuò prima con i Monks quindi da solista. Verso la fine del 1965 l’artista raggiunse l’amico Stills a Los Angeles e pochi mesi dopo i due fondarono in

Amy Grant – Heart In Motion (1991, Myrrh)

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Nata in Georgia nel 1960, cresciuta a Nashville, Amy Lee Grant è presente sulla scena dal 1977 e il suo nome è di quelli che ormai appartengono alla storia della musica gospel. Con una ventina di dischi all’attivo, collaborazioni con Michael W. Smith, Art Garfunkel e mariti-colleghi illustri (Gary Chapman, Vince Gill) e da anni considerata un’icona della C.C.M. Escluso il grosso exploit internazionale nel 1986, quando insieme a Peter Cetera incise The Next Time I Fall di Bobby Caldwell, questo Heart In Motion - anche se miscelato a liriche spirituali e religiose - è il primo lavoro prettamente pop dell’artista e quello commercialmente più fortunato. Esso riuscì a vendere infatti ben cinque milioni di copie ed considerato tutt’oggi l’album di C.C.M. più venduto di sempre. All’inizio però la svolta pop non fu presa bene dai fan, i quali non accettavano concessioni di sorta, ma dopo aver raggiunto i top ten delle classifiche adult contemporary di Billboard, l’album entrò in quelle d

Jesse Colin Young – The Perfect Stranger (1982, Elektra)

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Un grande album A.O.R. completamente diverso dalla abituale produzione di Jesse Colin Young . Il suo vero nome è   Perry Miller , bassista, chitarrista e songwriter di New York che   prese il nome di Jesse Colin Young nel 1963 quando si esibiva come folksinger nei circuiti del Greenwich Village . Tra il 1964 4 il 1965 incise due dischi ignorati dal pubblico, il primo intitolato Soul of a City Boy realizzato in sole quattro ore di registrazione, il secondo Youngblood con la presenza di John Sebastian dei Lovin’ Spoonful . Decise così di formare un duo con il chitarrista Jerry Corbitt , un cantautore del Massachusetts e poi, dopo aver reclutato il batterista Joe Bauer e Lowell Levinger detto Banana alla chitarra e piano elettrico, diede vita verso la fine del 1965 ad un gruppo chiamato Youngbloods, registrando dei demo che furono poi pubblicati nel 1967 dalla Mercury con il titolo di Two Trips . La band firmò un nuovo contratto con la MCA e a New York realizzarono due disc