Clover – Unavailable (1977, Vertigo)


Il primo nucleo dei Clover nacque a San Francisco nel 1967 quando Johnny Ciambotti forma insieme ad Alex Call, John McFee e Mitch Howie (tutti e tre provenivano da una band chiamata Tiny Hearing Aid Company). Nel 1969 furono scritturati dalla Fantasy con cui pubblicarono tral 1970 e i l1971 due interessanti album (Clover, Forty Niners) ed un singolo d’impronta country-rock. Il quartetto allargò la line-up con altri musicisti tra cui il percussionista Micky Shine, il tastierista Sean Hopper e il cantante Huey Louis che anni dopo sarà conosciuto in tutto il mondo come Huey Lewis. Durante alcuni spettacoli furono notati dal batterista Pete Thomas che li presentò a Nick Lowe e Jack Riviera. Tra loro nacque subito un forte sodalizio artistico tanto che il gruppo nel 1976 si trasferì in Inghilterra con nuovo manager e nuova casa discografica, la Vertigo. Qui iniziò la seconda fase della band che li vide impegnati come turnisti partecipando alle session di My aim is true di Elvis Costello, del vendutissimo Get My Name Right di Twiggy, nei dischi di Linda Lewis, Thin Lizzy, Nick Lowe e a proprio nome incidendo due notevoli album come questo Unavailable, uscito negli States per la Mercury col titolo Clover, quindi Love On The Wire, entrambi prodotti da Robert John Lange (Graham Parker, City Boy, Boomtown Rats, Motors). Pubblicato nel marzo del 1977 Unavailable è un ottimo prodotto che miscela sapientemente country-rock, blue eyed soul e westcoast pop. Il singolo rilasciato, Love love con i suoi raffinati richiami al miglior southern rock fu un biglietto da visita convincente per le charts e le radio inglesi, ma tutto i lavoro risulta godibile. Tra gli espisodi più riusciti c’è da segnalare Take another look, un fantastico brano funkeggiante cantato in duetto da Alex Call e Huey Lewis, Streets of London, piccolo capolavoro pop-soul, il soft romantico di Leavin' is ed infine Child of the streets, un boogie rock-soul alla Marshall Tucker Band. A seguito di questo album intrapresero un tour coast to coast negli Stati Uniti e sempre in quell’anno, al ritorno in Gran Bretagna replicarono con il citato Love On The Wire per poi tornare all’attività concertistica prima insieme a Graham Parker poi di nuovo negli States. Nel 1978 la band si sciolse. Call intraprese una carriera solista e di autore, Lewis e Hopper formarono gli Huey Lewis and The News, McFee entrò a far parte dei Doobie Brothers e Ciambotti continuò come apprezzato sessionman (Lucinda Williams, John Prine, Carlene Carter, etc.).


Mauro Ronconi





 
 
 
Tracks:

1. Love love
2. Take another look
3. Streets of London
4. I lie awake (and dream of you)
5. The storm
6. Child of the streets
7. Leavin' is
8. Fairweather fan
9. Santa Fe
10. Show me your love (live)

Producer: Robert John Lange

Musicians:
Drums and Percussion: Micky Shine
Guitars: Alex Call, John McFee
Bass: Johnny Ciambotti
Keyboards: Sean Hopper
Harmonicas: Huey Louis
Lead Vocals: Alex Call and Huey Louis
Background Vocals: John McFee, Sean Hopper, Micky Shine







Commenti

  1. ciao Mauro
    ma non posti piu' niente pensi di chiudere o
    sei molto impegnato
    questo risale a un mese e mezzo fa ......
    facci sapere tue notizie

    fabrizio

    RispondiElimina
  2. eh già, che peccato.
    da una parte capisco, siamo quattro gatti (e con certa musica, chissa perché, è sempre stato così), un blog come questo è certamente un impegno notevole e gratuito, uno dopo un po' si rompe l'anima.
    eppure, dalla sua scoperta a fin quando è durata, questa paginetta è stata un piacere quotidiano, un viaggio alla fonte delle passione, una guida a nuove eccitanti scoperte, ha allungato la mia memoria (e un po' accorciata quella dell'hard disk!), ha reso più complete le mie giornate, e con esse, in buona sostanza, la vita intera.
    e di questo bisogna solo ringraziare.
    spero che il libro che stavi scrivendo sia andato bene.
    so long mauro, e arrivederci; ché nella vita succede così, ci si perde, poi ci si ritrova, e quando succede, se la musica è quella giusta, non sembra neppure che il tempo sia passato...
    Andrea.

    RispondiElimina
  3. Ronconi fa cultura, in questo paese con la cultura non si campa.

    RispondiElimina
  4. pero' potresti darci qualche notizia ci hai mollato cosi.........
    insomma notizie sul futuro ,se pensi di non aggiornare il blog,se lo molli brutalmente come
    mi sembra avvenuto per mancanza di tempo con i tuoi impegni insomma qualche notizia
    perche' forse saremmo anche in pochi ma posso assicurarti veramente affezzionati
    fabrizio

    RispondiElimina

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