Bill Wolfer – Wolf (1982, Constellation)

Nativo del Wyoming, da giovane Bill Wolfer si trasferì a Los Angeles verso la fine degli anni ’70. Per sbarcare il lunario lavorò in un grande negozio di dischi ad Hollywood con la speranza di far ascoltare i suoi demo a qualche addetto ai lavori. Lì conobbe prima Ronnie Foster poi Stevie Wonder che, dopo aver ascoltato una sua cassetta, lo invitò a suonare il sintetizzatore nell’album Journey Through the Secret Life of Plants. La carriera di Wolfer proseguì con alcune produzioni soul-funk per la Solar, quindi come tastierista nel tour dei Jacksons e di nuovo collaboratore di Wonder su Hotter Than July. Nel 1982 il musicista realizzò questo album solista, uscito per la Constellation (distribuzione Solar), ispirandosi a The Dude di Quincy Jones. Ovvero un lavoro dove pop, soul, funk e jazz non avessero confini prestabiliti e lui nel ruolo di maestro di cerimonia e organizzatore sonoro, alle prese con tutte le moderne tecnologie per quanto riguardava i sintetizzatori (Prophet 5, Arp 16-voice, Mini-moog, Lmi Drumcomputer) oltre al piano acustico e Rhodes. E’ un album diviso in 5 brani strumentali e 5 cantati con la partecipazione di ospiti di rilievo. C’è Stevie Wonder che suona l’armonica in Soaring, Michael Jackson ai cori insieme ai Waters in So Why e Papa Was A Rollin' Stone, Finis Henderson che canta su Call Me e Jon Gibson, futura star di gospel bianco, che interpreta tre canzoni (So Why, Why Do You Do Me, Wake Up). A dominare l’album è un registro soul e funk particolarmente inventivo e tecnologico, ma le cose vanno bene anche quando i tempi si rallentano. I due gioielli sono Call Me ripresa poi da Finis Henderson per il suo lavoro solista e la versione di Papa Was a Rolling Stone dei Temptations, remake con delle figure ritmiche straordinarie che uscì come singolo entrando nelle zone alte delle classifiche pop e r&b. Sempre in quell’anno l’artista partecipò alle session di Thriller di Michael Jackson in cui diede il suo contributo in Billie Jean, Wanna Be Starting Something e Beat It.   In seguito Wolfer realizzerà produzioni per Jon Gibson, gli Shalamar, Vanity e i Dynasty. Poi, dopo aver rilasciato a suo nome tre lavori strumentali per l’etichetta new age Nouveau, tra cui il bellissimo And It Rained All Through The Night, si ritirò per alcuni anni dalle scene. Trasferitosi a Cuba tornò nel 2000 come band leader dei Mamborama, pubblicando ottimi lavori con musicisti locali di funky-jazz latino e musica tradizionale cubana.

Mauro Ronconi





 
Tracks :

01 - Call Me 
02 - So Why 
03 - Window On A Dream 
04 - Papa Was A Rollin' Stone 
05 - Nobody Knows 
06 - Why Do You Do Me 
07 - Wake Up 
08 - Soaring 
09 - Camouflage 
10 - Pop Quiz 

Credits :

Produced & Arranged by Bill Wolfer
Bill Wolfer : Acoustic Piano, Keyboards, Vocoder, Synthesizers
Wayne O Millstein : Percussion on # 1, 4, 6, 9 & Cuica on # 10
Nathan Watts : Bass on # 4 & Fretless Bass on # 7
Brenda Mekeel : Saucer Field Activity on # 10
Stevie Wonder : Harmonica on # 8
Guest Vocalist : Finis Henderson, Crystal Blake, Jon Gibson
Background vocals : Michael Jackson, Oren Waters, Maxine Willard Waters & Julia Tillman Waters

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