Linda Lewis – Lark (1972, Reprise)

Cantautrice londinese, classe 1950, Linda Ann Fredericks ebbe da giovanissima alcune esperienze come attrice in ruoli minori per diversi film inglesi tra cui A Taste Of Honey e Help! dei Beatles. Si costruì poi una bona reputazione come cantante lavorando prima con John Lee Hooker, poi con Herbie Goins, quindi, dopo aver inciso per la Polydor il singolo You Turned My Bitter Into Sweet, entrò nel 1968 a far parte dei Ferris Wheel dove prese il posto di Marsha Hunt restandoci un paio di anni fino allo scioglimento del gruppo. Linda Lewis decise allora di proseguire la carriera artistica come solista firmando per la Warner Bros. grazie all’interessamento del suo fidanzato Jim Cregan, ex chitarrista dei Family. L’album di debutto fu Say No More (1971) su Reprise prodotto da Ian Samwell e la partecipazione di prestigiosi musicisti come Chris Spedding, Shawn Phillips, Ray Cooper, Ian McDonald e canzoni, tutte scritte dalla stessa Lewis, che lasciavano intravedereo talento vocale ed un songwriting interessante affinato mirabilmente l’anno seguente con questo Lark. Prodotto stavolta dalla Lewis insieme a Jim Cregan e registrato agli studi Apple di Londra, l’album è una miscela unica folk , pop e soul dalle atmosfere molto jazzate . Volendo trovare le solite attinenze musicali, utili più che altro a qualificarne il genere, si può accostare lo stile della Lewis ad una via di mezzo tra Joni Mitchell e Minnie Riperton. Dotata di un'estensione di 5 ottave, l'artista possiede inoltre una delle voci più belle, personali ed espressive della musica pop, per certi versi simile proprio alla Riperton, ma superiore nei registri bassi. Le canzoni, come al solito, sono tutte e scritte da lei ed eseguite con dei combo ridotti, perlopiù formati con chitarra acustica, tastiere e percussioni. Questo contribuisce a donare alle composizioni un tocco morbido e una dimensione intima. Lark certifica un mix ad alto potenziale deterrente ricco di phatos tramite brani portentosi e di dirompente musicalità come Reach For The Truth, Old Smokey e Spring Song. Una pura ed incontaminata vena creativa riscontrabile anche negli episodi musicalmente più scarni dove la sua vocalità contribuisce a dare una carica emotiva trascinante come nella title track, vero tour de force vocale con le tastiere di Jean Roussel, It's The Frame solo voce e chitarra acustica e Little Indians registrata dal vivo con un testo tratto da Foreign Children, poesia di Robert Louis Stevenson. Subito dopo ci saranno collaborazioni di grande rilievo partecipando da vocalist nei dischi Cat Stevens (Catch Bull At Four), David Bowie (Aladdin Sane), Al Kooper (Possible Projection of the Future), l’uscita di un altro capolavoro intitolato Fathoms Deep e il primo tour negli Stati Uniti con Cat Stevens.

Mauro Ronconi




 
Tracks :

1 Spring Song
2 Reach For The Truth
3 It's The Frame
4 Feeling Feeling
5 What Are You Asking Me For
6 Lark
7 Old Smokey
8 Gladly Give My Hand
9 More Than A Fool
10 Been My Best
11 Waterbaby
12 Little Indians


Credits :

Producers : Linda Lewis and Jim Cregan
Guitar, vocals, piano : Linda Lewis
Piano, marimba : Jean Russell
Guitar : Jim Cregan, Paul Williams
Bass : Pat Donaldson, Eric Oxendine
Drums : Gerry Conway
Percussion : Emile Latimer
Vibes, flute, marimba: Poli Palmer
Sax : Michael Eve

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