Doug Gray - Soul of the South (2011, Shout Factory!)

Il tastierista e cantante Doug Gray è stato tra i membri fondatori della Marshall Tucker Band, una delle punte di diamante, insieme alla Allman Brothers Band e ai Lynyrd Skynyrd, del movimento Southern rock. Dopo aver dominato le classifiche per tutti gli anni ’70, il gruppo firmò per la Warner Bros., causa il fallimento della Capricorn, storica label sudista con la quale incisero sette dischi, di cui cinque d’oro e uno di platino. Il passaggio alla Warner coincise anche un cambio di stile del gruppo che alleggerirono la pressione del loro rock-blues e tendenze country ammorbidendolo con costruzioni armoniche e melodiche dai toni più soft e r&b. Questo album risale a quel periodo, ed è costituito da otto brani incisi da Gray nel 1981 per un album solista considerato che la band si era presa una pausa dopo la morte,  nell’aprile del 1980, di Tommy Caldwell, chitarrista che svolgeva un ruolo guida all’interno del gruppo insieme al fratello Toy. Prodotto dal grande Billy Sherrill le sessions furono iniziate a Nashville con grandi turnisti locali come il bassista Bob Wray, il tastierista Mike Lawler, il percussionista Terry McMillan, i cori delle Cherry Sisters e poi completate a Spartanburg, SC, con il supporto degli altri quattro membri della Marshall Tucker Band (Toy Caldwell, George McCorkle, Paul Riddle, Jerry Eubanks) e il tastierista Franklin Wilkie del gruppo jazz-fusion The Throbbers e già collaboratore della MTB. Sono canzoni pop, blue eyed soul e r&b eleganti, dal sound levigato, diverse dal repertorio a cui ci avevano abituato il gruppo e vicine ai dischi meticci di Boz Scaggs. Let Me Be The Fool è un mezzo tempo pop-soul con sezione fiati in stile Stax, Don’t Blame It On The Rain scritta da Randy Goodrum e Dave Loggins è una bella ballata pop penalizzata però da un uso sovrabbondante di sintetizzatori. Who scritta da Roger Cook e la funkeggiante Never Enough ricordano molto Bill Champlin. Still Thinking Of You è un slow A.O.R. potente ed orecchiabile firmato da uno sconosciuto Michael Bolton e Patrick Henderson interpretata magnificamente da Gray. Sandman è il momento migliore di tutto l’album, un pezzo soul morbido esaltato da un grande lavoro di chitarra solista e sax. Guilty che porta la firma di Bobby Whitlock (Derek and the Dominos, Delaney & Bonnie) ed ancora Roger Cook è un funk-rock dal groove trascinante, mentre More Today Than Yesterday è un convincente remake di un hit fine ’60 degli Spiral Staircase. Esistono altre registrazioni di questo progetto mai completate perché il disco solista di Gray fu poi rifiutato. A distanza di trenta anni la Shout Factory!, etichetta specializzata in ristampe, ha riproposto queste otto registrazioni che sono una vera sorpresa per gli appassionati della MTB, ma anche per i cultori dell’A.O.R. e del soul bianco.

Mauro Ronconi




 
Tracks :

1. Let Me Be the Fool
2. Who
3. Sandman
4. Guilty
5. Don't Blame It on the Rain
6. Never Enough
7. Still Thinking of You
8. More Today Than Yesterday

Credits:

Producer : Billy Sherrill
Vocals : Doug Gray
Keyboards : Ronnie Godfrey
Synthesizer : Michael Blithe, Mike Lawler
Guitar : John Boestlar, Tony Caldwell, George McCorkle, Rusty Milner
Bass : Franklin Wilkie, Bob Wray
Drums : Paul Riddle
Congas : Terry McMillan
Sax : Dennis Solie
Horns : Jerry Eubanks
Background vocals : The Cherry Sisters

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