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Uno personaggio poco conosciuto, ma dal curriculum impressionante. Nato a
New York, ma attivo musicalmente a
Philadelphia verso la metà degli anni Sessanta, il polistrumentista, autore e cantante
Timothy H. Moore suonò con un giovane
Todd Rundgren quando era il batterista dei
Woody's Truck Stop, rifiutò la produzione di
Frank Zappa che lo voleva scritturare per la sua etichetta
Bizzarre, fondò i
Muffins con i quali pubblicò per la
RCA l’hit
Subway Traveler. Amico di
Daryl Hall, con cui condivise l' appartamento, nel 1970 formò insieme a lui i
Gulliver iniziando a scrivere canzoni. Lavorò come turnista con
Thom Bell, Gamble & Huff suonando la chitarra per tanti artisti del
Philly Soul per poi trasferisi a
Woodstock. Riuscì ad ottenere un contratto con la
ABC/Dunhill rilasciando il suo primo singolo
A Fool Like You dove ai cori c’era
Donald Fagen. Moore ricambiò il favore partecipando alle armonie vocali nel singolo
Dallas degli
Steely Dan. Con la produzione di
Nick Jameson dei
Foghat registra finalmente per la
A Small Record Company il suo primo album (1974) quasi tutto suonato da lui (voci, chitarre, tastiere, basso). In questo magnifico e colto esempio di
folk-pop c’erano, oltre
A Fool Like You, altri due singoli :
Second Avenue e
When You Close Your Eyes che riscossero ottimi consensi sia negli
States che nel
Regno Unito. Purtroppo la
Paramount che curava la distribuzione del disco chiuse i battenti proprio quando
Second Avenue stava scalando le classifiche. A quel punto entrarono in scena due astuti discografici come
Clive Davis (
Arista) e
David Geffen (
Asylum) per metterlo sotto contratto. Ci riuscì
Geffen che fece ripubblicare l’album per la
Asylum mentre la versione di
Second Avenue di
Art Garfunkel entrava nelle charts. L’anno seguente ci fu
Behind The Eyes che conteneva
Rock And Roll Love Letter. La canzone intrepretata l’anno dai
Bay City Rollers diventò un super hit attirando l’attenzione di Keith Richards dei Rolling Stones. I due diventarono amici e
Richards invitò in seguito
Moore alle session dell’album di
Peter Tosh negli studi
Bearsville. Quindi arriva questo terzo capitolo per la
Asylum, il primo inciso a
Los Angeles ed anche uno dei capolavori nascosti del
pop westcoast. L’album vanta una lista di ospiti veramente imponente, partecipazioni preziose di musicisti che hanno fatto la storia della musica californiana come
Jeff Porcaro, Leland Sklar, David Hungate, Bill Payne, Craig Doerge, Jai Winding, Michael McDonald, Timothy Schmit, Tom Snow, Wendy Waldman e fuoriclasse tra cui
Elliott Randall, Harvey Mason, Wilton Felder, Ernie Watts, Laurel Massè dei
Manhattan Transfer. Uno dei lavori che nobilitarono il cantautorato
soft-rock degli anni Settanta con canzoni dalle mille sfumature, dove
folk, pop, r&b si intrecciano per offrire un canto mobile e vivace senza mai un passaggio di maniera. Ed ecco così allineati in bella mostra esempi di
pop immacolato come le movimentate
Love Overnight e
In The Middle, la ballata
The Light Of You e due
must favolosi come
I Got Lost Tonight uscita lo stesso anno nella versione di
Clifford T. Ward e
Strengthen My Love, interpretata prima da
David Cassidy e poi da
Amy Holland per il suo primo disco. La discografia da solista di
Moore proseguì nel 1979 con
High Contrast, ultimo album per la
Asylum prodotto da
Ken Scott. Dopo un periodo di silenzio,
tornò sulle scene nel 1985 pubblicando
Flash Forward dove fu tratto il singolo
Yes. In tutti questi anni le sue canzoni sono state incise da
Cher, Etta James, Eric Andersen, Cliff Richard, i
Bee Gees, Hall & Oates, Ian Matthews, Richie Havens, ma nonostante sia stato sempre molto apprezzato dalla critica, i risultati più importanti commercialmente Moore li ha avuti fuori dagli States.
Mauro Ronconi
Tracks:
1. In the middle
2. Love overnight
3. Strengthen my love
4. It's your life
5. Dolorosa
6. I got lost tonight
7. The light of you
8. The devil inside my heart
9. Little bo's peep show
10. To cry for love
Credits:
Producer: Michael J. Jackson
Drums: Jeff Porcaro, Harvey Mason
Guitars: Tim Moore, Fred Tackett, Elliott Randall
Bass: Bob Lizik, Wilton Felder, Leland Sklar, David Hungate
Piano: Tim Moore, Bill Payne, Craig Doerge
Keyboards: Tim Moore, Jai Winding
Synthesizer: Bill Payne
Organ: Mike Utley
Percussion: Joe Porcaro, Bobbye Hall
Sax: Ernie Watts
Background Vocals: Wendy Waldman, Tom Snow, Richard Torrance, Michael McDonald, John Townsend, Rosemary Butler, Timothy Schmit, Renee Armand, Laurel Massé
Qui bisogna proprio fermarsi a ringraziare. Grande segnalazione di un personaggio che non conoscevo. E alla mia veneranda età, è un vero regalo imbattersi in canzoni come 'dolorosa' e 'strengthen my love', canzoni che riconosci come tue la prima volta che le ascolti. Quante saranno le canzoni che realmente ci abitano e risuonano pienamente dentro di noi? 500? 1000? beh, da oggi io ne ho un paio in più...
RispondiEliminaGrazie.