Tim Moore - White Shadows (1977, Asylum)

Uno personaggio poco conosciuto, ma  dal curriculum impressionante. Nato a New York, ma attivo musicalmente a Philadelphia verso la metà degli anni Sessanta, il polistrumentista, autore e cantante Timothy H. Moore suonò con un giovane Todd Rundgren quando era il batterista dei Woody's Truck Stop, rifiutò la produzione di Frank Zappa che lo voleva scritturare per la sua etichetta Bizzarre, fondò i Muffins con i quali pubblicò per la RCA l’hit Subway Traveler. Amico di Daryl Hall, con cui condivise l' appartamento, nel 1970 formò insieme a lui i Gulliver iniziando a scrivere canzoni. Lavorò come turnista con Thom Bell, Gamble & Huff suonando la chitarra per tanti artisti del Philly Soul per poi trasferisi a Woodstock. Riuscì ad ottenere un contratto con la ABC/Dunhill  rilasciando il suo primo singolo A Fool Like You dove ai cori c’era Donald Fagen. Moore ricambiò il favore partecipando alle armonie vocali nel singolo Dallas degli Steely Dan. Con la produzione di Nick Jameson dei Foghat registra finalmente per la A Small Record Company il suo primo album (1974) quasi tutto suonato da lui (voci, chitarre, tastiere, basso). In questo magnifico e colto esempio di folk-pop c’erano, oltre A Fool Like You, altri due singoli :  Second Avenue e When You Close Your Eyes che riscossero ottimi consensi sia negli States che nel Regno Unito. Purtroppo la Paramount che curava la distribuzione del disco chiuse i battenti proprio quando Second Avenue stava scalando le classifiche. A quel punto entrarono in scena due astuti discografici come Clive Davis (Arista) e David Geffen (Asylum) per metterlo sotto contratto. Ci riuscì Geffen che fece ripubblicare l’album per la Asylum mentre  la versione di Second Avenue di Art Garfunkel entrava nelle charts. L’anno seguente ci fu Behind The Eyes che conteneva Rock And Roll Love Letter. La canzone intrepretata l’anno dai Bay City Rollers diventò un super hit attirando l’attenzione di Keith Richards dei Rolling Stones. I due diventarono amici e Richards invitò in seguito Moore alle session dell’album di Peter Tosh negli studi Bearsville. Quindi arriva questo terzo capitolo per la Asylum, il primo inciso a Los Angeles ed anche uno dei capolavori nascosti del pop westcoast. L’album vanta una lista di ospiti veramente imponente, partecipazioni preziose di musicisti che hanno fatto la storia della musica californiana come Jeff Porcaro, Leland Sklar, David Hungate, Bill Payne, Craig Doerge, Jai Winding, Michael McDonald, Timothy Schmit, Tom Snow, Wendy Waldman e fuoriclasse tra cui Elliott Randall, Harvey Mason, Wilton Felder, Ernie Watts, Laurel Massè dei Manhattan Transfer. Uno dei lavori che nobilitarono il cantautorato soft-rock degli anni Settanta con canzoni dalle mille sfumature, dove folk, pop, r&b si intrecciano per offrire un canto mobile e vivace senza mai un passaggio di maniera.  Ed ecco così allineati in bella mostra esempi di pop immacolato come le movimentate Love Overnight e In The Middle, la ballata The Light Of  You e due must favolosi come I Got Lost Tonight uscita lo stesso anno nella versione di Clifford T. Ward e Strengthen My Love, interpretata prima da David Cassidy e poi da Amy Holland per il suo primo disco. La discografia da solista di Moore proseguì nel 1979 con High Contrast, ultimo album per la Asylum prodotto da Ken Scott. Dopo un periodo di silenzio, tornò sulle scene nel 1985 pubblicando Flash Forward dove fu tratto il singolo Yes. In tutti questi anni le sue canzoni sono state incise da Cher, Etta James, Eric Andersen, Cliff Richard, i Bee Gees, Hall & Oates, Ian Matthews, Richie Havens, ma nonostante sia stato sempre molto apprezzato dalla critica,  i risultati più importanti commercialmente Moore li ha avuti fuori dagli States.

Mauro Ronconi




 
 
 
 
Tracks:
1. In the middle
2. Love overnight
3. Strengthen my love
4. It's your life
5. Dolorosa
6. I got lost tonight
7. The light of you
8. The devil inside my heart
9. Little bo's peep show
10. To cry for love

Credits:
Producer: Michael J. Jackson
Drums: Jeff Porcaro, Harvey Mason
Guitars: Tim Moore, Fred Tackett, Elliott Randall
Bass: Bob Lizik, Wilton Felder, Leland Sklar, David Hungate
Piano: Tim Moore, Bill Payne, Craig Doerge
Keyboards: Tim Moore, Jai Winding
Synthesizer: Bill Payne
Organ: Mike Utley
Percussion: Joe Porcaro, Bobbye Hall
Sax: Ernie Watts
Background Vocals: Wendy Waldman, Tom Snow, Richard Torrance, Michael McDonald, John Townsend, Rosemary Butler, Timothy Schmit, Renee Armand, Laurel Massé

Commenti

  1. Qui bisogna proprio fermarsi a ringraziare. Grande segnalazione di un personaggio che non conoscevo. E alla mia veneranda età, è un vero regalo imbattersi in canzoni come 'dolorosa' e 'strengthen my love', canzoni che riconosci come tue la prima volta che le ascolti. Quante saranno le canzoni che realmente ci abitano e risuonano pienamente dentro di noi? 500? 1000? beh, da oggi io ne ho un paio in più...
    Grazie.

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