Bette Midler - Thighs and Whispers (1979, Atlantic)

Nata nel New Jersey, cresciuta alle Hawaii dove i suoi genitori di origine ebrea si erano trasferiti, la Midler deve il suo nome a Bette Davis, l’attrice preferita da sua madre. La sua principale ambizione era quella di diventare attrice, così dapprima se ne andò a Los Angeles poi a New York e, mentre si manteneva facendo la commessa, studiava anche canto. Nel 1965 fece un’apparizione nel musical Hawaii, ma la prima importante uscita avvenne l’anno dopo come corista nella produzione Broadway di Fiddler On The Roof. Quando nel 1969 lasciò la commedia musicale, era uscita dal coro ed interpretava il ruolo da protagonista. La carriera di cantante invece iniziò nei Continental Baths di New York intrattenendo i clienti in un bagno turco con spettacoli di cabaret dove l’artista divagava con un repertorio fatto di  rock , blues e standard, suonando il pianoforte e supportata da una robusta sezione fiati. Il suo stile aggressivo e dolce, malizioso e romantico, era qualcosa di imperdibile. Le sue esibizioni del sabato sera erano quelle più seguite di tutta New York  e gli diede  grande notorietà. In quel periodo assunse il bizzarro soprannome di The Divine Miss M. Scritturata dalla Atlantic e prodotta dal boss in persona Ahmet Ertegun , nel 1972 pubblica il primo album  intitolato naturalmente The Divine Miss M. con cui si impose subito come vocalist originale e dal grande feeling. Fu un successo clamoroso: un milione di copie vendute e il Grammy Award per migliore artista dell’anno. Ormai era una star, la rossa beffarda, la Barbra Streisand dei cafè che riesce a coniugare i sacri spiriti del rock e del r&b con l’intrattenimento da varietà. Il suo direttore musicale era Barry Manilow, pianista ed arrangiatore che grazie a lei si costruì poi una carriera solistica prestigiosa.  I seguenti dischi, tutti per la Atlantic, la consacreranno definitivamente come una delle cantanti americane più innovative che sapeva trattare con la stessa genialità interpretativa standard di Carmichael, Kurt Weill o Bert Kaempfert e brani di cantautori come Tom Waits o Bob Dylan, con il quale duettò in Buckets Of Rain. Il cinema gli tese le braccia con The Rose, biografia romanzata di Janis Joplin entrando anche in lizza per l’Oscar. Poi arrivò questo quinto album di studio e spiazzò tutti per la sua svolta disco. Il titolo Thighs and Whispers è un gioco di parole riferito al film Cries and Whispers di Ingrid Bergman , reso ancor più divertente dalla copertina dove la Midler ha un trucco pesante da prostituta e segna il ritorno del produttore Arif Mardin già responsabile del secondo disco dell’artista. La Midler interpreta  il nuovo repertorio con puntiglio e passione, immettendovi la solita, straordinaria e variopinta carica espressiva (dolce, provocatoria, comica, sofisticata, scandalosa). Ci sono cinque brani dichiaratamente influenzati dalla disco music, quasi tutti usciti anche nella versione mix per discoteca : Big Noise From Winnetka, un classico degli  anni ’30 riadattato con sonorità disco diventato un  cavallo di battaglia nei suoi concerti. My Knight in Black Leather del grande Jerry Ragovoy, uno dei capolavori dell’era disco con un finale straordinario. La stellare rivisitazione dell’hit Hang On In There Baby di Johnny Bristol con Luther Vandross ai cori. Hurricane scritta dalla Midler insieme a Randy Kerber dove sembra sfidare a duello Donna Summer ed infine Married Men firmata da Bugatti & Musker, di nuovo con Vandross alle armonie vocali. Un pezzo agrodolce quest'ultimo ripreso lo stesso anno da Bonnie Tyler nel quale si raccontano gli adescamenti in discoteca dparte di uomini sposati. In stile più tradizionale sono invece la versione malinconica della Millworker di James Taylor, una conteplativa Cradle Days di Aaron Neville e Rain, ballata cstraordinaria scritta da Mac Rebbenack (Dr. John) che resta una delle più belle intrepretazioni mai incise dalla Midler. Stroncato dalla critica, questo album risulta oggi un geniale lavoro che riuscì, meglio di altri tentativi di big, a racchiudere e catturare il senso di decadenza del tempo con arguzia ed originalità.

Mauro Ronconi






 Tracks:

1 Big Noise From Winnetka
2 Millworker
3 Cradle Days
4 My Knight In Black Leather
5 Hang On In There Baby
6 Hurricane
7 Rain
8 Married Men

Credits:

Arif Mardin : Producer, Conductor, Horn Arrangements, Percussion
Bette Midler : Vocals, Vocals (Background)
Jonathan Abramowitz : Strings
A. Brown : Strings
Alan Shulman : Strings
M. Wright : Strings
Jesse Levy : Strings, Cello
Gene Orloff : Concert Master
Marc Shaiman : Vocal Arrangement
Bernie Leighton : Piano
Warren Bernhardt : Piano, Piano (Electric)
Randy Kerber : Mellotron, Piano, Piano (Electric), Synthesizer
Arthur Jenkins : Piano (Electric)
Richard Tee : Piano
Ed Walsh : Synthesizer
Joe Caro : Guitar (Electric)
Jeff Mironov : Guitar
David Spinozza : Guitar, Guitar (Acoustic)
Anthony Jackson : Bass
Willie Weeks : Bass
Ken Williams : Bass
Will Lee : Bass
Steve Ferrone : Drums
Mel Lewis : Drums, Tom-Tom
Jack Jennings : Marimba, Percussion, Vocals (Background)
Crusher Bennett : Congas, Percussion
Rafael Cruz : Percussion
Sammy Figueroa : Percussion
Michael Brecker : Sax (Tenor), Saxophone
Randy Brecker : Trumpet
Eddie Daniels : Sax (Alto), Saxophone
Lew Del Gatto : Saxophone
Jon Faddis : Trumpet
Phil Bodner : Clarinet, Saxophone
Tom "Bones" Malone : Trombone
John Frosk : Trumpet
John Gale : Trombone
Frank Wess : Saxophone
George Young : Saxophone
David Tofani : Saxophone
Billy Slapin : Saxophone
Danny Stiles : Trumpet
George Marge : Saxophone
Eddie Brigati : Vocals (Background)
Luther Vandross : Vocals (Background)
Fonzi Thornton : Vocals (Background)
Phillip Ballou : Vocals (Background)
Robin Clark : Vocals (Background)
Babi Floyd : Vocals (Background)
Arthur Freeman : Vocals (Background)
Billy Gray : Vocals (Background)
Diva Gray Obbligatto : Vocals, Vocals (Background)
Robin Grean : Vocals (Background)
Carl Hall : Vocals (Background)
Ula Hedwig : Vocals (Background)
Merle Miller : Vocals (Background)
Jocelyn Shaw : Vocals (Background)
Lamar Alsop : Whistle (Human)
















Commenti

Post popolari in questo blog

TOP 100 A.O.R. – WESTCOAST POP SONGS

Lauren Wood – Cat Trick (1981, Warner Bros.)

Cruisin’ California - A.O.R. - Il Sound della West Coast - Part. 1