Evie Sands - Estate Of Mind (1975, Haven/Capitol)

Assai dotata sotto il profilo vocale, con un tonalità roca e negroide, Evie Sands è una di quelle artiste che ribaltano l’opinione secondo la quale ci sono ragioni recondite per cui un artista nero è diverso da un artista bianco. Songwriter e chitarrista nata a Brooklyn nel 1946, Evelyn Lourette Sands si fece conoscere verso al metà degli anni ‘60 con alcuni singoli nati con la collaborazione dei produttori Chip Taylor e Al Gorgoni, ma obbligata dalle circostanze e dalla sfortuna, non riuscì mai a sfondare. Ad esempio il primo importante singolo Take Me For A Little While (1965) scritto da Trade Martin e realizzato per la Blue Cat (la sussidiaria della Red Bird di Leiber & Stoller) poco prima della pubblicazione fu spacciato di nascosto ai discografici della Chess che immediatamente lo fecero incidere alla cantante Jackie Ross bruciando sul tempo la versione della Sands. Il pezzo della Ross entrò subito nelle classifiche r&b penalizzando fatalmente l’originale. Il secondo tentativo avvenne nel 1966 con la bellissima I Can’t Let Go di Gorgoni e Taylor sempre su Blue Cat, ma purtroppo non ebbe minima promozione e cadde nel dimenticatoio. L’anno dopo la ripresero gli Hollies e diventò un hit. L’artista firmò poi per la Cameo ed incise sempre con Chip Taylor la ballata Angel of the Morning, ma dopo un paio di settimane la casa discografica fallisce e il pezzo ripreso da Merrilee Rush entra beffardamente in classifica. Dopo tutte queste disavventure artistiche, si apre per lei la prima porta importante con l’album Any Way That You Want Me per la A&M. Stavolta però la fortuna è dalal sua parte perché title track, brano scritto da Chip Taylor alcuni anni prima già interpretato dai Troggs e dagli American Breed, diventa nella sua versione un grosso hit. La Sands inizia a lavorare ad un disco per la Buddah Records con la produzione di Val Garay, ma resta incompiuto. Si dovettero attendere così cinque anni per questo Estate Of Mind curato dai produttori Dennis Lambert e Brian Potter che firmano qui tre eccezionali canzoni : You Brought The Woman Out Of Me , A Woman's Work Is Never Done e Yesterday Can't Hurt Me. Quale sia la consistenza del suo blue eyed soul ce lo suggeriscono poi i restanti sette elaborati ed orecchiabili brani a sua firma che lasciano il segno per la forza del ritmo e per il calore delle ballate. Non a a caso alcuni di questi sono divenuti dei classici nella versione di altri artisti a cominiciare da Love In The Afternoon (Barbra Streisand), Take It Or Leave It (Manhattans, Brenda & The Tabulations), I Love Making Love To You (Arthur Prysock, Jolis & Simone), One Thing On My Mind (The Ebonys, Phyllis Hyman). Un album essenziale che racchiude un compendio di un decennio, di una fusione particolareggiata di pop, r&b, soul bianco e Motown.

Mauro Ronconi






Tracks:

1. A woman's work is never done
2. Love in the afternoon
3. You brought the woman out of me
4. Take it or leave it
5. Call me home again
6. One thing on my mind
7. Yesterday can't hurt me
8. I love makin' love to you
9. Early morning sunshine
10. (Am I) Crazy cause I believe

Credits:

Producers: Dennis Lambert and Brian Potter
Drums: Ed Greene
Guitars: Dean Parks, Evie Sands
Bass: David Hungate
Keyboards: Michael Omartian, Evie Sands
Synthesizer: Michael Omartian
Percussion: Gary Coleman, Victor Feldman
Sax: Ernie Watts
Horns: John Audino, Bud Brisbois, Jerome Richardson, Dick Hyde, Vince DaRosa
Background Vocals: Ginger Blake, Oren Waters, Julia Tillman, Maxine Willard, Dennis Lambert

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