ABC – The Lexicon Of Love (1982, Mercury)

Un modello esemplare del pop inglese che fonde l’aplomb dei Roxy Music con il palpito della musica nera. Martin Fry faceva il giornalista musicale a Sheffield dove  aveva una fanzine chiamata Modern Drugs. Un giorno andò ad intervistare una band locale di synth-pop, i Vice Versa, e fece amicizia con il chitarrista Mark White e il sassofonista Stephen Singleton. Ai due Fry si propose come cantante e con l'aggiunta del bassista Mark Lickley e il batterista David Palmer  nacquero gli ABC. Il primo singolo della formazione, Tears Are Not Enough,  prodotto da Steve Brown uscì nel 1981 ed entrò tra i top 20. Nel frattempo Fry che, oltre ad essere il cantante era anche il paroliere del gruppo, si entusiasmò per Hand Held In Black And White, un hit del momento dei Dollar e si mise in contatto con il loro produttore Trevor Horn, fresco dei successi con i Buggles, Yes e Asia. La mossa risultò determinante perché Horn riuscì a creare per questo debutto un suono incredibile a metà strada tra il soul-funk patinato e il disco-pop sintetico. Al lavoro prenderanno parte anche i futuri Art Of Noise J.J. Jeczalik come programmatore al Fairlight e la talentuosa musicista Anne Dudley che curò le orchestrazioni. In ogni angolo di questo disco si colgono vapori di elettronica ed arrangiamenti soffici in salsa funk, tastiere dominanti , archi rigeneranti, refoli di sassofoni ed ottoni vari, e quella carica vocale melodrammatica di Fry, front-man ed effettivo leader della band insieme a White. Tutti elementi che vengono subito evidenziati  con la loro ricchezza pancromatica in Tears Are Enough (registrata di nuovo per l’occasione) quindi nei singoli letali Poison Arrow e The Look Of Love (Part One). Fry si dimostra un ottimo cantante a suo agio sia nelle tonalità alte che in quelle confidenziali come in Show Me dalla bella introduzione orchestrale e nel quarto singolo rilasciato All Of My Heart. Altre due specialità di pop- soul fascinoso da rimarcare sono Many Happy Returns e Valentine’s Day. Tra esplosioni di suoni enfatizzati al massimo, ritmiche sintetiche, extravaganze soul molto raffinate, con questo esordio gli ABC e Trevor Horn riescono a mettere in piedi un personale circo dai colori e sapori soul-dance, ma dalle pretese intellettuali moderniste mai più confermate a questi livelli.

Mauro Ronconi



 
 


Tracks:

Show Me
Poison Arrow
Many Happy Returns
Tears Are Not Enough
Valentine's Day
The Look Of Love (Part One)
Date Stamp
All Of My Heart
4 Ever 2 Gether
The Look Of Love (Part Four)

Credits:

Producer– Trevor Horn
Programmed By [Fairlight]– J.J. Jeczalik
Vocals– Martin Fry
Guitar, Keyboards– Mark White
Alto Saxophone, Tenor Saxophone– Stephen Singleton
Bass– Mark Lickley
Drums, Percussion– David Palmer
Keyboards– Anne Dudley
Bass Guitar– Brad Lang
Harp– Gaynor Sadler
Trombone– Andy Gray
Trumpet– Kim Wear
Percussion [Additional]– Louis Jardin
Vocals [Additional]– Tessa Webb
Orchestrated By– Anne Dudley

Commenti

  1. Bei ricordi. Per riferirsi a quello che c'era (di buono) in quel giro all'epoca, un po' Heaven 17 senza la spocchia intellettuale e un po' Spandau, ma con l'ironia. Martin Fry aveva l'aria di uno che la sapeva lunga, e trent'anni dopo, si può dire che, sì, la sapeva lunga davvero.

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