Curtis Mayfield fu il primo ad intuire le grandi potenzialità artistiche di
Donny Hathaway scegliendolo come produttore per la sua casa discografica
Curtom. Il sassofonista
King Curtis lo poi portò poi alla
Atlantic dove intraprese la carriera da solista. Suonava il piano elettrico e il
Fender come pochi con i suoi dischi che parlavano indifferentemente il linguaggio del
blues e del
soul, del
gospel e del
jazz. Sapeva scrivere grandi canzoni, ma allo stesso tempo riusciva ad essere un grande interprete con un stile vocale innovativo, studiato a lungo anche da
Stevie Wonder. Questo è il secondo album della sua breve ed intensa carriera, quello che lo pose all’attenzione del grande pubblico grazie ad un brano come
The Ghetto, ipnotico e sofferto
funky dai colori latini scritto insieme a
Leroy Hutson. L'artista quindi rivisita classici come
To Be Young, Gifted And Black (
Nina Simone),
I Believe To My Soul (
Ray Charles),
Misty (
Errol Garner), e gli dona uno spessore nuovo catturandone l’essenza del brano per poi filtrarla con la sua personalità. Come se tutto dovesse necessariamente tornare da dove prende corpo la sua arte. Per questo primo album gli viene affiancato in fase di produzione anche
King Curtis e
Ric Powell (
Earth,Wind & Fire) e lui crea un disco tutto da ascoltare nelle sue elaborazioni
soul da strada, da cantina, da cielo alla ricerca delle cose autentiche. Prende
To Be Young, Gifted And Black e ne fa un lamento per svelare le sensazioni di molti giovani neri intrappolati dalla mancanza di opportunità per cercare di spezzare quel circolo vizioso di povertà ed oppressione.
The Ghetto, un
groove incredibile generato da tastiere e batteria, non è un ricordo di privazioni o depressione, bensì un’esplorazione degli elementi più positivi della vita di strada. Il commovente
gospel Thank You Master (For My Soul) è invece una preghiera di gratitudine per il Creatore con un pregevole solo pianistico.
Tryin' Times, un
blues-denuncia sui mali della società del tempo, era stato già inciso da
Roberta Flack e
“Pops” Staples, ma la versione di
Hathaway è unica nell’esprimere il messaggio. E poi c'è l’amore, sentimento celebrato magnificamente in
Je Vous Aime (I Love You) dedicata alla moglie
Eulaulah. Questo era
Donny Hathaway.
Mauro Ronconi
Tracks:
1 Voices Inside (Everything Is Everything)
2 Je Vous Aime (I Love You)
3 Believe To My Soul
4 Misty
5 Sugar Lee
6 Tryin' Times
7 Thank You Master (For My Soul)
8 The Ghetto
9 To Be Young, Gifted And Black
Credits:
Producer– Donny Hathaway, King Curtis, Ric Powell
Piano, keyboards, vocals – Donny Hathaway
Backing Vocals – The Vashonettes
Bass– Louis A. Satterfield, Phil Upchurch. Marshall Jennings
Drums– Morris Jennings
Guitar– Phil Upchurch, King Curtis
Percussion– Ric Powell
Congas – Henry Gibson
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