Donny Hathaway – Everything Is Everything (1970, Atco)


Curtis Mayfield fu il primo ad intuire le grandi potenzialità artistiche di Donny Hathaway scegliendolo come produttore per la sua casa discografica Curtom. Il sassofonista King Curtis lo poi portò poi alla Atlantic dove intraprese la carriera da solista. Suonava il piano elettrico e il Fender come pochi con i suoi dischi che parlavano indifferentemente il linguaggio del blues e del soul, del gospel e del jazz. Sapeva scrivere grandi canzoni, ma allo stesso tempo riusciva ad essere un grande interprete con un stile vocale innovativo, studiato a lungo anche da Stevie Wonder. Questo è il secondo album della sua breve ed intensa carriera, quello che lo pose all’attenzione del grande pubblico grazie ad un brano come The Ghetto, ipnotico e sofferto funky dai colori latini scritto insieme a Leroy Hutson. L'artista quindi rivisita classici come To Be Young, Gifted And Black (Nina Simone), I Believe To My Soul (Ray Charles), Misty (Errol Garner), e gli dona uno spessore nuovo catturandone l’essenza del brano per poi filtrarla con la sua personalità. Come se tutto dovesse necessariamente tornare da dove prende corpo la sua arte. Per questo primo album gli viene affiancato in fase di produzione anche King Curtis e Ric Powell (Earth,Wind & Fire) e lui crea un disco tutto da ascoltare nelle sue elaborazioni soul da strada, da cantina, da cielo alla ricerca delle cose autentiche. Prende To Be Young, Gifted And Black e ne fa un lamento per svelare le sensazioni di molti giovani neri intrappolati dalla mancanza di opportunità per cercare di spezzare quel circolo vizioso di povertà ed oppressione. The Ghetto, un groove incredibile generato da tastiere e batteria, non è un ricordo di privazioni o depressione, bensì un’esplorazione degli elementi più positivi della vita di strada. Il commovente gospel Thank You Master (For My Soul) è invece una preghiera di gratitudine per il Creatore con un pregevole solo pianistico. Tryin' Times, un blues-denuncia sui mali della società del tempo, era stato già inciso da Roberta Flack e “Pops” Staples, ma la versione di Hathaway è unica nell’esprimere il messaggio. E poi c'è l’amore, sentimento celebrato magnificamente in Je Vous Aime (I Love You) dedicata alla moglie Eulaulah. Questo era Donny Hathaway.

Mauro Ronconi




Tracks:
1 Voices Inside (Everything Is Everything)
2 Je Vous Aime (I Love You)
3 Believe To My Soul
4 Misty
5 Sugar Lee
6 Tryin' Times
7 Thank You Master (For My Soul)
8 The Ghetto
9 To Be Young, Gifted And Black

Credits:

Producer– Donny Hathaway, King Curtis, Ric Powell
Piano, keyboards, vocals – Donny Hathaway
Backing Vocals – The Vashonettes
Bass– Louis A. Satterfield, Phil Upchurch. Marshall Jennings 
Drums– Morris Jennings 
Guitar– Phil Upchurch, King Curtis
Percussion– Ric Powell
Congas – Henry Gibson

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