Cerrone – Love in C Minor (1976, Malligator)

Nato Parigi nel 1952 da padre italiano, Jean-Marc Cerrone insieme a Giorgio Moroder è il più importante artista di euro-disco. Arrangiatore, produttore, autore, polistrumentista, in 35 anni di carriera ha venduto oltre 30 milioni di dischi ricevendo, tra i tanti riconoscimenti, 5 Grammy Awards, il Golden Globe nel 1979 come produttore dell’anno, la nomina a Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal Ministero della cultura francese. A 18 anni era già band leader in un’orchestra che suonava per il Club Mediterranée, due anni dopo venne scritturato dalla casa discografica Barclay. Nel 1973 si unì ad un gruppo chiamato Kongas dove conobbe Alec R. Costandinos, un giovane e talentuoso musicista di origine armena che aveva già lavorato con Henry Mancini, Paul Anka e Demis Roussos. Dopo aver inciso con loro l’album Anikana-o (1974) con scarsi riscontri, i due si unirono per un progetto disco-orchestrale e registrarono agli studi Trident di Londra questo Love in C Minor. La prima facciata conteneva una omonima suite della durata di circa 16 minuti con lussureggianti tessiture orchestrali miscelate ad un beat martellante. E' un brano epocale-music : dopo un intro parlato da voci femminili di oltre un minuto entra il classico drumming in 4/4 insieme ad un efficace riff di basso, quindi il tema musicale che prima si oppone e poi si integra ad un altro tema . Il tutto costruito da violini cadenzati ed arrangiamenti audaci per un crescendo coinvolgente in un climax erotico dove sesso, fantasia e ritmo si sublimavano con originalità espressiva. Nella seconda facciata c’erano altri due starodinari brani : una versione disco-funk di Black Is Black dei Los Bravos e l’affascinante Midnite Lady. Da segnalare che tra le cinque coriste impiegate per le session troviamo anche la grande cantante soul Madeline Bell. Questo lavoro  particolarmente innovativo  fu proposto a tutte le case discografiche francesi che ne rifiutarono la pubblicazione. Cerrone e Costandinos decisero così di auto-prodursi promuovendolo personalmente nei club. Nel febbraio del 1977 i discografici della Atlantic si interessarono all’album ed accreditato al solo Cerrone con una copertina osé fu distribuito sia in Europa che negli Stati Unti (su etichetta Cotillion). Fu un successo incredibile. Entrò al terzo posto della classifiche dance restandoci per due mesi e in quelle r&b tra i top 30, vendendo milioni di copie e ricevendo un Grammy Award. A questo punto però le strade di Cerrone e Costandinos si divisero, anche perché quest’ultimo, nonostante era il co-autore del progetto, si sentiva decisamente messo in secondo piano. Cerrone proseguì con Alain Wisniak realizzando sulla falsariga del precedente capolavoro l’album Cerrone’s Paradise (1977).

Mauro Ronconi




Tracks:

1  Love In "C" Minor
2  Black Is Black
3  Midnite Lady

Credits:
Producer– Cerrone
Strings– Pat Halling's String Ensemble
Keyboards– Alan Hawkshaw, Don Ray
Drums– Cerrone
Guitar– Collin Green, Hughie Burns
Bass– Mo Foster
Brass– John Watson's Brass Section
Flute, Saxophone– Ray Swinfield
Percussion– John Dean, Tony Carr
Backing Vocals– Jackie Sullivan, Jean Hawker, Joanne Willams, Madeline Bell, Stephanie De Sykes





Commenti

  1. e nemmeno per me.......
    anzii devo dirlo e' una roba......brrrrrrrr

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  2. ...vogliamo parlare della copertina?!...
    in generale, uno scorcio di anni '70 da chiudere serenamente in soffitta, senza alcuna necessità di rivalutazione...
    ...sorry sergingus

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  3. eppure nel suo genere è un caposaldo---

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  4. Chi a vent'anni ha avuto la fortuna di vivere quella musica ha goduto pienamente anche il piacere di ascoltare ma soprattutto ballare con quei 2 o 3 pezzi creati da cerrone
    Chi non l'ha fatto ,peccato, ha perso una fantastica occasione .... Senza nulla togliere alla locomotiva di guccini
    Per la copertina.... Quasi tutto e' lecito pur di richiamare attenzione ma non basta per vendere e far ballare milioni di persone

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