Aretha Frankly – I Never Loved A Man The Way That I Love You (1967, Atlantic)

Il più grande disco soul mai inciso da una donna. A partire da questo capolavoro la voce e le canzoni di Aretha Franklyn scandiranno i momenti più importanti della vicenda complessiva della musica nera. Erano già passati dieci anni da quando Aretha, incoraggiata da Sam Cooke, bussò agli uffici della Columbia per il suo primo, importante contratto discografico. Aveva 18 anni, fino a quel momento aveva inciso solo gospel per etichette specializzate come Chess e Battle. Con la Columbia passò sei anni e una decina di dischi, poi nell’inverno del 1966 firmò con la Atlantic e fu la sua fortuna. Quella voce rara per potenza ed estensione stava per essere sminuita con un repertorio di pop bianco anonimo, ma il grande Jerry Wexler, produttore vice-direttore della Atlantic che già negli anni ’50 si era occupato di Ray Charles, riuscì valorizzarla al massimo e farla diventare da questo disco la Regina del Soul. La trovata fu geniale nella sua semplicità. Wexler  aveva capito che per fornire prodotti validi e dare il meglio di sé, gli artisti neri si dovevano autogestire. Il direttore artistico doveva intervenire solo sui metodi di produzione. Così fece. Wexler gli mise a disposizione il suono caldo di Memphis, la tensione nervosa dei fiati geometrici ed incalzanti, le certosine e potenti sezione ritmiche, l ‘espressiva partecipazione dei cori. Tutti elementi che creavano intorno alla sua voce un r&b perfetto. Poi Aretha si sedeva al pianoforte e riusciva a creare con la sua voce una tensione magica. Una vocalità che non consosce limiti né rivali e diventa protagonista per il suo modo incredibilmente epidermico di vivere le note e le melodie. Ma, oltre ad avere una voce come strumento del cuore, Aretha era anche una bravissima autrice che con un pianoforte riusciva a raccontare se stessa e il mondo attorno, addolcendolo o inasprendolo di femminile lirismo. Il disco doveva essere registrato ai Muscle Shoals, ma Ted White, il marito prepotente e manager despota della Franklyn, litigò con il proprietario degli studi. Wexler così dovette andare a New York insieme ai musicisti di Memphis ed incidere quasi tutto il lavoro negli studi Atlantic con gli arrangiamenti di Tom Dowd che insieme ad Arif Mardin era anche l’ingegnere del suono. Le uniche tracce realizzate ai Muscle Shoals furono la title track e Do Right Woman, Do Right Man, rilasciate come primo singolo. Sono undici pietre miliari di soul incontaminato, assoluto. La title track è una ballata sofferta, straziante con cui raggiunse per la prima volta la vetta delle classifiche, al numero uno in quelle r&b e al decimo in quelle pop. Do Right Woman, Do Right Man è un altro magnifico slow dagli accenti country ripreso da Gram Parsons per il debutto dei suoi Flying Burrito Brothers. Il secondo, immenso, hit single della Respect di Otis Redding. Aretha ne fa una versione di una potenza deflagrante diventata subito l’inno per movimenti civili delle donne. Rispetto all’originale venne accelerata e modificata di una nuova parte con un intervento di King Curtis al sax tenore e l’accompagnamento ai cori delle sorelle Erma e Carolyn. Con Aretha il r&b diventa sintesi totale di tutti gli elementi della canzone afroamericana, gli sprituals, il gospel, il blues con una potenza espressiva devastante ed una estensione vocale fuori dal comune. C’è poi la romantica Baby, Baby, Baby, il blues scabroso di Dr. Feelgood, gli omaggi a Sam Cooke con l’epocale A Change Is Gonna Come e Good Times, quelli a Ray Charles con la ripresa di una chicca del suo repertorio come Drown In My Own Tears, Save Me interpretata poi da Julie Driscoll, Brian Auger & The Trinity e Nina Simone, Soul Serenade una delle più belle canzoni scritte da King Curtis, infine la ciliegina pop di Don't Let Me Lose This Dream che sembra un tema di Bacharach ed amata subito da Dusty Springfield. La leggenda della Queen of Soul parte da qui.

Mauro Ronconi




Tracks:

Respect
Drown In My Tears
I Never Loved A Man (The Way I Loved You)
Soul Serenade
Don't Let Me Lose This Dream
Baby, Baby, Baby
Dr. Feelgood
Good Times
Do Right Woman - Do Right Man
Save Me
A Change Is Gonna Come


Credits

Producer– Jerry Wexler
Arranged By, Directed By– Tom Dowd
Engineer [Recording]– Arif Mardin, Tom Dowd
Vocals, Piano– Aretha Franklin
Backing Vocals– Carolyn Franklin
Baritone Saxophone– Willie Bridges
Bass– Tommy Cogbill
Cornet– Melvin Lastie
Drums– Gene Chrisman
Guitar– Chips Moman, Jimmy Johnson
Keyboards– Dewey Oldham
Tenor Saxophone– Charles Chalmers, King Curtis
Trumpet– Melvin Lastie

Commenti

  1. aergingus me gustaria que me conetstaras a dos emial que te enivado para ver la posibilidad de acceder a tus enlaces como ha tiempo podía un saludo libertad

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