Paul McCartney – Ram (1971, EMI)
Il precedente McCartney era un disco fatto in casa insieme con sua moglie Linda (sposata nel marzo del 1969) dove Macca suonava tutti gli strumenti con i risultato di un lavoro decisamente artigianale anche se disponeva di un singolo straordinario come Maybe I’m Amazed, brano ripreso poi anche dai Faces. Con Ram si cambia approccio. Le registrazioni stavolta si svolgono agli studi Columbia e A&R di New York ed iniziano verso la fine del 1970 per riprendere i lavori a gennaio, dopo la pausa natalizia. I musicisti impegnati sono i chitarristi David Spinozza e per alcune parti da Hugh McCracken, Denny Seiwell alla batteria, Linda (coinvolta anche come autore) alle percussioni e cori, McCartney al piano, chitarre, basso e naturalmente voce. Con Spinozza vennero registrate Legs, Eat At Home, Another Day , Oh Woman, Oh Why e Get On The Right Thing (quest’ultima inclusa in Red Rose Speedway), il resto sarà registrato con McCracken. La New York Philharmonic Orchestra è presente in Long Haired Lady, The Back Seat of My Car e in Uncle Albert/Admiral Halsey. La magnifica ballata acustica Another Day, registrata durante le session, non fu inclusa in Ram, ma uscì come il singolo che preannunciava il nuovo album. Malinconica e melodiosa è una canzone che parla di solitudine, tematica già affrontata mirabilmente da McCartney su Elenor Rigby. Lavoro discontinuo, ma interesante, Ram è un giocattolo pop basato sull’ingegno e nella capacità di sintesi del musicista. Un cocktail shakerato a base di rock (Too Many People, Eat At Home), di proto-punk (Monkberry Moon Delight) di ottime intuizioni melodiche (Long Haired Lady, Dear Boy). L’amalgama è assortito con disinvoltura, a volte gradevole e persuasivo (Heart of the Country) in altre smarrisce per strada il codice lineare del suo duttile talento (3 Legs). Rolling Stone lo definì “il punto più basso della musica rock“. Il tempo dirà che invece qui dentro c’era del buon materiale, in particolare due capolavori come la sinuosa ed elaborata ballata Back Seat Of My Car, brano imbastito ai tempi delle Get Back Sessions e il medley Uncle Albert/Admiral Halsey carica di effetti sonori che arrivò al primo posto negli Stati Uniti.
Mauro Ronconi
01 Too Many People
02 3 Legs
03 Ram On
04 Dear Boy
05 Uncle Albert/Admiral Halsey
06 Smile Away
07 Heart of the Country
08 Monkberry Moon Delight
09 Eat at Home
10 Long Haired Lady
11 Ram On (reprise)
12 The Back Seat of My Car
Credits:
Paul McCartney : Arranger, Bass, Guitar, Keyboards, Producer, Vocals
Linda McCartney : Keyboards,Vocals
Hugh McCracken : Guitare
Denny Seiwell : Drums
David Spinozza Guitar
Commenti
Posta un commento