Dexter Wansel – Time Is Slipping Away (1979, Philadelphia International)

Di -
Produttore, autore ed arrangiatore, il tastierista Dexter Wansel è stato un vero mago dei Sigma Studios di Philadelphia, un talento rintracciabile nei dischi per Lou Rawls, i Jacksons, Patti LaBelle, Phyllis Hyman, le Jones Girls. Entrò a far parte dello staff creativo di Gamble & Huff nel 1975 e proveniva da un gruppo funk-rock chiamato Yellow Sunshine che pubblicò nel 1973 un omonimo album per la etichetta Gamble. In quella band c’erano altri due musicisti che sarebbero poi entrati a far parte dei MFSB, il chitarrista Roland Chambers e suo fratello Karl (batteria). A livello compositivo i partner preferiti di Wansel furono Bunny Sigler e Cynthia Biggs con i quali scrisse pregevoli canzoni per gli O’Jays, Teddy Pendergrass e gli Intruders, distinguendosi soprattutto per un approccio diverso al contesto musicale tipico del Philly Sound con schemi strutturali e di arrangiamenti molto più sperimentali, uno su tutti Night Over Egypt per le Jones Girls. In modo parallelo iniziò la carriera da solista con dei dischi conditi da interessanti ed innovative combinazioni space funky e jazz al pari delle migliori produzioni di Lonnie Liston Smith e Roy Ayers  : Life On Mars, What The World Is Coming To e Voyager . Questo è il quarto lavoro rilasciato dall’artista per la Philadelphia International ed è quello dove sposta più l’attenzione verso più il formato pop-soul eccetto in Funk Attack , un tema funky dal beat micidiale e e nella strumentale One for the Road che è puro jazz-rock. I'll Never Forget (My Favourite Disco), Let Me Rock You  e It's Been Cool sono invece tre brillanti brani che stanno esattamente al confine tra soul e disco music. The Sweetest Pain è un autentico gioiello slow jam ripreso in seguito dai Loose Ends e dallo stesso Wansel con Jean Carn, mentre Time Is Slippin' Away e New Beginning sono due magnifiche ballate in stile Philly Soul. Oltre agli arrangiamenti e alla produzione, Wansel qui suona tastiere, sintezzatori, batteria, percussioni e cori, mentre le performance vocali sono affidate a Terry Wells, Herb Smith e le Jones Girls. Il musicista è ancora oggi  attivo e continua a lavorare per la nuova Philadelphia Records. L’album Universe featuring Dexter Wansel del 1991 fu premiato come miglior lavoro di smooth jazz e il suo ultimo Digital Groove World risale al 2005.

Mauro Ronconi

 

 
Tracks:
01 I'll Never Forget (My Favourite Disco)
02 The Sweetest Pain
03 Funk Attack
04 Time Is Slipping Away
05 It's Been Cool
06 Let Me Rock You
07 New Beginning
08 One For The Road

Credits:
Dexter Wansel : Arranger, Drums, Keyboards, Percussion, Producer, Synthesizer, Vocals
Herb Smith : Drums, Guitar, Rhythm Arrangements, Vocals, Vocals (Background)
Carla Benson : Vocals (Background)
Evette Benton : Vocals (Background)
Cynthia Biggs : Tambourine, Vocals (Background)
City Brown :  Vocals (Background)
Becki Butler : Vocals (Background)
Shirley Collins : Vocals (Background)
Jacks Faith : Arranger
Willis Fox : Vocals (Background)
Miguel Fuentes : Percussion
Steve Green : Bass
Carolyn Holloway :  Vocals (Background)
Barbara Ingram : Vocals (Background)
The Jones Girls : Vocals, Vocals (Background)
Quinton Joseph : Drums
Bobby Malach : Sax (Tenor), Soloist
Terry Price :  Vocals (Background)
Mark Rubin : Guitar
Pete Rudd Cowbell:  Drums
Lorna Wansel : Vocals (Background)
Terry Wells : Featured Artist, Vocals, Vocals (Background)
Jimmy Williams :  Bass
Willie Williams : Saxophone
Karen Wortham : Vocals (Background)

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

TOP 100 A.O.R. – WESTCOAST POP SONGS

Di -
Immagine
L’ A.O.R.  o meglio Westcoast Pop è un termine geo-musicale dal significato ampio. Un'identità capace di unire in una indefinibile sintassi pop gli artisti più  disparati e geograficamente lontani con un sound aperto e raffinato. Si guadagnò una  reputazione a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e con esso c’è stata la personalizzazione dei songwriter , l’apporto decisivo dei sessionmen più creativi e del ruolo del produttore. Fino alla fine degli anni Ottanta questo stile è stato anche l’espressione più evoluta di fare un tipo di musica accessibile, ma allo stesso tempo sofisticata, unendo il più delle volte e fondendoli certi aspetti fondamentali della musica bianca (la melodia) e quella della musica nera (la ritmica). L’ A.O.R. di matrice westcoast è riuscito ad ispirare dischi di classe indiscussa ed indiscutibile e canzoni memorabili.  Nel corso del tempo molti personaggi che l’hanno reso celebre se ne sono allontanati, alcuni si sono riciclati, altri sono fini
Leggi tutto...

Lauren Wood – Cat Trick (1981, Warner Bros.)

Di -
Immagine
Lauren Wood è nota al grande pubblico perché abbinata al brano “Fallen“ incluso nella colonna sonora di “Pretty Woman“, ma Ilene Rappaport (questo il vero nome) iniziò la carriera musicale nel 1973 quando, insieme a suo cugino Novi Novog ed al bassista Ernie Eremita, formano il gruppo "Chunky, Novi & Ernie" (Chunki era il suo pseudonimo). Pubblicano due omonimi e discreti album per la Warner, uno nel 1973 piuttosto rock con un cameo di Frank Zappa e la produzione di John Cale, l’altro nel 1977 più in linea con gli stilemi del pop californiano. Sciolto il trio nel 1979 Lauren Wood realizzò il suo primo lavoro solistico decisamente pop. In quel disco c’era un piccolo capolavoro di cantautorato westcoast “Please Dont Leave“ insieme a Michael McDonald che arrivò tra i top ten delle classifiche, ma fu con questo “Cat Trick“ che la Wood diede sfoggio a tutta la sua classe compositiva. Un album impeccabile, con grandi canzoni pop. Strutturato come una specie di comp
Leggi tutto...

Cruisin’ California - A.O.R. - Il Sound della West Coast - Part. 1

Di -
Immagine
Tutti sanno quanto le passioni rendano conservatori. Il pop californiano , quello che oggi si definisce con l’acronimo A.O.R. Westcoast, non è mai stato in fondo una caratteristica individuabile in aree geograficamente delimitate. Non è neppure un concetto , ma soltanto un modo di essere in via d’estinzione, che seduce, di tanto in tanto, appassionati disseminati su questo ormai insolito territorio. Non ci sono più produttori mecenati che spendono energie e denaro nel rinnovare questo stile, né tantomeno ne tentano una parziale riconsiderazione. Attualmente l’unico mercato che garantisce una continuità è quello giapponese, dove hanno trovato conforto tutti gli artisti che negli anni passati hanno fatto della pop song un genere colto e raffinato. E così, tramite contratti con labels nipponiche, tornano alla ribalta i vecchi cimeli del sound westcoast, e qualche autore sordo per fortuna, a quanto è accaduto in peggio nella musica in questi ultimi venti anni. Il sottoscritto insi
Leggi tutto...