Allen Toussaint - Southern Nights (1975, Reprise)
Allen Toussaint è il cuore del r&b di New Orleans e l’organizzatore di un suono altrimenti indecifrabile. Il suo songwriting è un via vai di suggerimenti rubati al blues, al jazz, al pop, al funk e di intuizioni armoniche che sono l’esatto contrario della musica qualunque. Arte eccelsa di una complessità istintiva fatta di modulazioni, di salti di scala, di armonie regolate dal soul. A quel tempo il lavoro di produzione di Toussaint era stato gratificato dall’enorme successo di album come Nightbirds per le Labelle e Venus and Mars per i Wings di Paul McCartney, ma il suoi dischi da solista, pur essendo dei veri gioielli, non avevano riscosso grossi consensi commerciali. Ci riprova allora, a tre anni da Life, Love And Faith, con questo lavoro che ha un valore particolare per l’autore, perché , oltre ad essere musicalmente il suo preferito, è anche quello più autobiografico. Un concept album nato dalla title track, ultima canzone scritta per il disco, ispirata dai racconti di suo padre riguardo a delle canzoni che hanno cambiato la vita e la storia degli uomini. Il rapporto tra i giovani e gli anziani, i ricordi di gioventù. di serata passate sotto cieli stellati dei boschi della Louisiana quando andava a trovare con i parenti in campagna. Una canzone che però non riusciva a completare, fino a quando Van Dyke Parks incontrandolo a New Orleans lo spronò e nel giro di due settimane Southern Nights era pronta. Il brano è un piccolo capolavoro di tecnica di registrazione. La voce e il piano elettrico vengono filtrati a velocità massima dall’amplificatore Leslie, gli altoparlanti ruotano in modo da creare un effetto doppler e un suono spaziale. Ne viene fuori una ballata straniante che esprime benissimo il senso di nostalgia per il tempo passato. Una canzone bellissima che Glenn Campbell su consiglio di Jimmy Webb ne fece una straordinaria ed irriconoscibile versione country (il testo è leggermente cambiato) da un milione di copie. Con la partecipazione di solisti eccezionali come i Meters, i dieci brani dell’album sono collegati a volte da interludi e frammenti di canzoni che arrivano senza presentarsi, donando un senso unitario al lavoro. Qui c’è tutto il sound unico e caratteristico di Toussaint, quello che fonde funk, blues, pop e r&b. Nel riff di pianoforte e gli arrangiamenti dei fiati nell’apertura di Last Train si riconosce subito il suo classico stile che si snoda poi per tutto l’album con quei particolari ritmi frastagliati e nervosi, quei colori musicali che ricordano in tutto e per tutto New Orleans, autentica culla del jazz e del blues. Oltre a Southern Nights ci sono altre due canzoni riprese con successo da artisti di nome : Basic Lady (Rita Coolidge) e What Do You Want The Girl To Do (Boz Scaggs, Bonnie Raitt, Lowell George). Molto bella anche la soul ballad Cruel Way To Go Down e When The Party's Over, un pezzo r&b di ampio respiro dalla struttura complessa ed ambiziosa.
Mauro Ronconi
Tracks:
"Last Train" – 3:01
"Worldwide" – 2:42
"Back in Baby's Arms" – 4:49
"Country John" – 4:45
"Basic Lady" – 2:58
"Southern Nights" – 3:36
"You Will Not Lose" – 3:42
"What Do You Want the Girl to Do?" – 3:40
"When the Party's Over" – 2:38
"Cruel Way to Go Down" – 3:52
Credits:
Allen Toussaint – arranger, producer
Carl Blouin – baritone saxophone
Gary Brown – tenor saxophone
Lester Caliste – trombone Joan Harmon – backing vocals
Steve Howard – trumpet Claude Kerr, Jr. – trumpet, flugelhorn
Ziggy Modeliste – drums
Charles Victor Moore – guitar
Jim Moore – flute, tenor saxophone
Sharon Neborn – backing vocals
Arthur "Red" Neville – organ
Leo Nocentelli – guitar
Deborah Paul – backing vocals
George Porter, Jr. – bass guitar
Lon Price – flute, alto saxophone, tenor saxophone
Alfred "Uganda" Roberts – conga
Teddy Royal – guitar
Allen Toussaint – guitar, harmonica, piano, keyboards, vocals
Clyde Williams – drums
Commenti
Posta un commento