Shawn Phillips - Do You Wonder (1975, A&M)


Uno dei songwriters più consapevoli ed iconoclasti. Un artista non catalogabile: nel folk funziona, nel rock non stona e nel pop può candidarsi a geniale uomo ombra. Anticipatore inoltre della world music, non nasconde la passione per il r&b e qualche moderata frequentazione nel jazz. Un vista straordinariamente ampia  di un musicista totale, di un borderman della canzone d’autore che revisiona i suoi confini disco dopo disco senza scomporsi. Shawn Phillips nasce nel 1943 a Fort Worth, Texas. Spirito inquieto e vagabondo lascia presto la scuola e dopo aver vissuto dal 1959 al 1962 un’esperienza in marina affinò la sua tecnica chitarristica specialmente alla 12 corde e si trasferì a Los Angeles diventando amico di Tim Hardin. Attratti dalla grande comunità folk del Greenwich Village i due partirono per New York. Phillips si guadagnava da vivere facendo il lavapiatti al Night Owl ed incominciò ad esibirsi nei club. Durate un concerto conobbe Ravi Shankar e decise di andarsene in India per imparare a suonare il sitar, ma il suo viaggio si fermò a Londra. Lì realizzò due dischi acustici ed una partecipazione al film Run With The Wind, quindi accompagnò Donovan negli States aprendo i suoi concerti, mentre la sua musica si allontanava dagli stilemi folk per un pop-rock sperimentale. Tornato in Inghilterra per continuare soprattutto la carriera di attore, ci restò poco perché essendo sprovvisto del permesso di lavoro fu espulso come “persona non gradita”. Così nel 1967 si trasferisce in Italia, a Positano, dove trascorrerà un lunga permanenza diventando un punto di riferimento per i giovani musicisti rock napoletani come Alan Sorrenti, Toni Esposito e James Senese. In quel periodo si appassionò allo Yoga ed alle meditazioni orientali dalle quali apprese sofisticate tecniche per il controllo del respiro permettendogli di cantare in modo originale e con notevole estensione vocale. Nel 1970 firma un contratto con la A&M ed inizia con Contribution (1970) la prima fase di ricerca introspettiva folk-rock seguita da altri lavori affascinanti come Collaboration  e Second Contribution (1971), dei veri slanci verso una nuova frontiera del canto e della composizione, aiutato dai produttori-arrangiatori Paul Buckmaster e Peter Robinson con i quali instaura uno stretto rapporto di collaborazione artistica. Tra il 1972 e il 1974 Phillips semina altri tre album (Faces, Bright White, Furthermore) i cui frutti non saranno mai raccolti,  restando nel limbo dei grandi artisti di culto assieme ai contemporanei e per certi versi affini Tim Buckley, John Martyn e Peter Hammill. Ritorna con questo Do You Wonder, disco più accessibile che vede un  nuovo mutamente artistico orientato verso il funky-jazz  e suonato da turnisti californiani esperti come John Guerin, Robben Ford, Jim Horn, Chuck Findley, i Waters, Mike Baird, mentre Peter Robinson da un solido apporto arricchendo il sound con il Fender Rhodes, clavinet e i sintetizzatori. Le composizioni si restringono come spazio ed orizzonte, ma il fascino resta invariato come si può constatare nei primi tre brani dell’album (Do You Wonder, Xasper, City Of City) dove la pulsazione dei fiati e degli ottoni dona un effetto avvincente e morbido. Tre canzoni strepitose piene di trovate vocali e di guizzi soul. Da zona ideale per i praticanti del pop alternativo, la forma canzone con Phillips si trasforma poi in un’area di confine comunicativo per spericolati viaggiatori che cercano sempre la profondità (Looking At The Angel, Summer Vignette).  Inviso da una parte della critica perché ritenuto troppo commerciale ed incompreso dal grande pubblico, l’album non troverà  i giusti consensi. Shawn Phillips continuerà a restare, come disse Bill Graham, "il segreto meglio custodito del music business”.

Mauro Ronconi






Personnel: Shawn Phillips (vocals, guitar); Ben Benay (guitar, banjo); Roben Ford (guitar); Jim Horn (bass recorder, soprano, alto & tenor saxophones, brass); Don Menza (saxophone); Findley Brothers (brass); Peter Robinson (piano, celeste, Fender Rhodes piano, Clavinet, synthesizer); Max Bennett, Brandy Bento (bass); John Guerin, Mike Baird, Jim Keltner (drums); Joe Clayton (congas); Maxine Willard, Julia Tilman, Oren Waters, Luther Waters (background vocals).

Tracks: 1 Do You Wonder 2 Xasper 3 City To City 4 Blunt and Frank 5 Believe In Life 6 As All I Played: Maestoso/Intermezzo/Tristesse: Maestoso / Intermezzo / Tristesse 7 Golden Flower 8 Looking at the Angel 9 Summer Vignette



Spoiler :
http://mir.cr/1GEEWR1U
pass: sergingus

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