Jimmie Spheeris - Ports Of The Heart (1976, Epic/Columbia)


Songwriter di discendenze greche, geniale e sfortunato, James Spheeris  (era il cugino di Costa-Gravas) nacque nel 1949 a Phenix City in Alabama. La famiglia che faceva parte di un circo itinerante si stabilì poi a Venice in California. Dopo la morte del padre, alla fine degli anni Sessanta, Jimmie si trasferì a New York per intraprendere la carriera di musicista. Lì strinse amicizia con Richie Havens che lo presentò a Clive Davis della Columbia con la quale firmò un contratto per quattro dischi. I primi tre Isle Of View (1971), The Original Tapdancing Kid (1973) prodotto da Felix Cavaliere e The Dragon Is Dancing (1975) misero in luce un artista completo, ottimo chitarrista e tastierista, che si muoveva in  territori folk, rock e fusion molto affascinanti. Canzoni come The Nest e I Am A Mercury ebbero anche buoni consensi commerciali. Nel frattempo conobbe Laura Nyro con cui divise per un po’ tempo un appartamento ed alcune collaborazioni. Con questo quarto album però Spheeris si spinge musicalmente oltre,  indagando a fondo sulle risorse espressive della forma canzone. Un lavoro di A.O.R. incredibilmente  innestato con elementi folk e jazz, atmosfere sospese, voce  usata come strumento, liriche straripanti di sensazioni e di magici sogni sulla vita interiore. E’ difficile trovare una definizione a queste canzoni , l’unico paragone, per certe invenzioni melodiche e ricerche timbriche possibile, può essere la Joni Mitchell di Court and SparkThe Hissing Of Summer Lawns oppure il folk jazzato di Shawn Phillips. L’artista lavora attorno alla possibilità d realizzare dei brani pop ad ampio spettro emotivo e descrittivo. La bellezza degli arrangiamenti curati da David Campbell avvolge i brani in una fantastica nuvola, dando una dolce sensazione di calma e serenità che pervade l’intera opera con interventi di flauto, arpa, viola, mandolino. L’iniziale Child From Nowhere con Chick Corea al piano elettrico e Stanley Clarke al basso tesse subito quel clima profondamente emozionale e di puro lirismo che accompagnerà tutto il disco. La presenza del suo amico Jackson Browne viene suggellata con i cori in It's You They're Dreaming Of , uno dei capolavori dell’album,  e nel remake di  It's All In The Game di Tommy Edwards che insieme a I'm So Lonesome I Could Cry  di Hank Williams sono gli unici brani non scritti da Spheeris. Ascoltando meraviglie come Whirlpool, So Darkly Fall The Shadows e Bayou Eyes si può constatare di come pochi altri songwriter di quel tempo siano riusciti a coniugare, con la stessa capacità di introspezione, abilità e suggestioni sonore. Con lui suonano un manipolo di musicisti straordinari tra cui John Guerin, Geoff Levin e Johnny Pierce. Dopo questo album l’artista rimase senza contratto e, fatta eccezione di un singolo rilasciato nel 1980 (Hold Tight), ci fu un lungo silenzio discografico. Tornerà in sala di registrazione soltanto nel 1984. Ma proprio quando ebbe ultimato disco Jimmie muore a Santa Monica in un incidente stradale, travolto con la sua moto da un furgone guidato da un ubriaco. Era il 4 luglio 1984, festa dell’indipendenza. Quell’album fu pubblicato parecchi anni più tardi, mentre Jackson Browne lo ricorderà con la bellissima canzone The Barricades of Heaven nel suo Looking East.

Mauro Ronconi





Personnel: Jimmie Spheeris (vocals, guitar, piano, keyboards); Jackson Browne, John Pierce (vocals); Geoff Levin (guitar, acoustic guitar, background vocals); Jay Ellington (harp); Dan Orbach (mandolin); Robin Williamson (oud); David Campbell (violin, viola, strings); Jim Cowger (flute, saxophone, wind); Emile Pandolfi (piano); Chick Corea (electric piano, keyboards); Emile Pandalf (keyboards); Bart Hall, John Guerin (drums); Johnny Pierce (background vocals).

Tracks: 1 Child from Nowhere 2 Emerald and the Dream Dance 3 It's You They're Dreaming Of 4 Captain Comes Cold 5 Bayou Eyes 6 It's All In the Game 7 Hills in My Head 8 Whirlpool 9 Sweet Separation 10 So Darkly Fall the Shadows 11 Nightingale Come Sail 12 I'm So Lonesome I Could Cry




Spoiler :
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pass: sergingus

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