Ian Matthews - Stealin' Home (1978, Rockburgh Records)


La carriera di Ian Matthews iniziò alla fine degli anni Sessanta come cantante dei Fairport Covention, poi leader della Matthews’ Southern Comfort con cui pubblicò nel 1970 l’hit Woodstock di Joni Mitchell. Dopo aver realizzato il primo disco solista If You Saw Thro' My Eyes (1971) si unisce ai Plainsong collaborando all’oscuro e strepitoso esempio di folk, country e world music intitolato In Search Of Amelia Earhart (1972). Da lì in avanti Matthews si americanizzò e il suo stile si spostò sempre più dal folk al pop diventando una sorta di  vagabondo in giro per la canzone d’autore, cimentandosi in argomenti divisi tra brani originali e remakes tagliati secondo un stile molto personale ed intimo. Un repertorio variegato tratto da  autori come Jackson Browne, Van Morrison, Tom Waits ,Gene Clark, John Martyn, Jesse Winchester e Steely Dan. Anche se alcuni bellissimi lavori come Valley Hi e Journeys From Gospel Park furono ingiustamente trascurati, l’artista diventò uno dei rappresentanti più credibili di quello che si muoveva al tempo nell’ambito del soft-rock più creativo con pennellate di folk e r&b. Nel 1978 Ian Matthews si trasferì a Seattle e conobbe Sandy Robertson che aveva fondato la Rockburgh Records con la quale firmò per quattro album. Il primo fu questo Stealin’ Home che ricevette anche le maggiori attenzioni commerciali grazie al singolo Shake It, una canzone di Terence Boylan con la quale salì nei piani alti delle classifiche americane. Nonostante fosse più quotato come interprete che come autore, Matthews nel disco ripropone la formula del compromesso alternando eccellenti remake tra cui Man In The Station di John Martyn, Gimme An Inch Girl di Robert Palmer , due favolose interpretazioni di Don't Hang Up Your Dancin' Shoes  e  della citata Shake It  firmate da  Boylan, con composizioni originali come le garbate Let There Be Blues, Slip AwaySail My Soul e soprattutto la fluttuante melodia della title track. Molto efficace l’arrangiamento vocale a cappella di Carefully Taught, brano di Rogers e Hammerstein tratto dal musical South Pacific  e la malinconica dolcezza in  Yank and Mary (Smile), canzone scritta da Richard Stekol con l'adattamento della Smile di Charlie Chaplin. Suonano con lui i migliori  nomi della scena inglese (Rick Kemp, Pete Wingfield, Phil Palmer, Jim Russell, Bryn Haworth), arrangiamenti impeccabili di Robert Kirby e Mel Collins al sax in due brani.  

Mauro Ronconi





Personnel: Ian Matthews, Bryn Haworth, Phil Palmer, Jim Russell, Rick Kemp, Pete Wingfield, Mel Collins, Duffy Power, Simon Morton 

Tracks:
1. Gimme An Inch Girl 
2. Don't Hang Up Your Dancing Shoes 
3. King Of The Night
4. Man In The Station
5. Let There Be Blues 
6. Carefully Taught 
7. Stealin' Home 
8. Shake It 
9. Yank And Mary (Smile) 
10. Slip Away 
11. Sail My Soul



Spoiler :
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