Gino Cunico – Gino Cunico (1976, Arista)


Nato a Sidney, Australia, il chitarrista e cantante Gino Cunico iniziò a suonare giovanissimo. Dopo aver fato parte di un gruppo locale chiamato Executives, nel 1969, appena ventenne, va a cercare fortuna artistica negli States. Nel 1972 insieme all’ex chitarrista degli Executives Ray Burton (l’autore delle celebre I Am Woman per Helen Reddy) pubblica Strive, Seek, Find a nome di Burton & Cunico. Un ottimo lavoro di folk e country-rock per la piccola etichetta Family Productions distribuita dalla Paramount. Nel 1974 incontra Clive Davis che gli procura un contratto con la Columbia, ma, quando pochi mesi dopo Davis se ne va per fondare la Arista Records anche l’artista lascia la Columbia senza pubblicare alcun disco. Cosa che invece fece sempre in quell’anno grazie ad Artie Ripp, produttore dell'album  Burton & Cunico divenuto nel frattempo  il  co-fondatore della Kama Sutra. Cunico debutta con un omonimo album pressochè ignorato dal grande pubblico. Nel frattempo Clive Davis  con la sua nuova casa discografica si stava espandendo sempre di più sul mercato ed era riuscito ad avere in catalogo grossi nomi tra cui Barry Manilow, i Bay City Rolles, Melissa Manchester ed Eric Carmen. Il discografico si ricordò di Cunico e gli fece incidere questo secondo omonimo disco con un buon badget e la  produzione di Vini Poncia. Un lavoro ben confezionato di un mondo musicale senza spigoli, quello  che esiste solo nel white soul leggero alla Bee Gees e nel gusto melodico rintracciabile nei lavori dei contemporanei Eric Carmen e Barry Manilow. Ma forse è inutile cercare somiglianze, tutto l’album è pieno di motivi che scivolano amabilmente in uno stile A.O.R. soft. Dalla coinvolgente Don't Get Around Much Anymore co-firmata con Tom Saviano al remake di Daydreamer, un hit di David Cassidy annata 1973. C'è una versione di Can't Smile Without You che Barry Manilow riprese con nel 1978 facendone un grande successo internazionale e When I Wanted You un'altra bellissima ballata scritta da Cunico che sempre lo stesso Manilow interpretò nel 1979.  Una rilettura di  Fanny (Be Tender With My Love) dei Bee Gees e la rivisitazione di She's Sweet, She's Somebody dal precedente album contribuiscono a fare di questo raro album un godibile esempio del miglior A.O.R. Anche se Gino Cunico resterà nel circuito musicale come autore e discografico la sua carriera solistica si chiude qui.

Mauro Ronconi






Producer: Vini Poncia

Musicians:
Drums: Kirk Bruner, Gerry Reba, Jim Keltner
Bass: Cooker Lo Presti, Gene Kurtz
Guitars: David Wolfert, Johnny Vastano, Caleb Quaye
Keyboards: Stanley Schwartz, Jim Mandell, James Newton Howard, Kevin Crossly
Percussion: Lenny Castro
Horns: Tom Saviano, Rich Felts, Doug Wintz
Background Vocals: Vini Poncia, Melissa Manchester, Brie Howard, Wendy Haas, Joe Bean, The Faragher Bros.


Tracks: 1. Daydreamer 2. She's sweet, she's somebody 3. Can't hold on any longer 4. When I wanted you 5. Fanny (be tender with my love) 6. Can't smile without you 7. Don't throw it all away 8. Don't get around much anymore 9. Emptiness 10. Can't hold on any longer (reprise)




Spoiler :
http://mir.cr/0LWND6CL
pass: sergingus

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