Marc Jordan - Talking Through Pictures (1987, RCA)
Il precedente A Hole in the Wall pubblicato solo in Giappone chiuse definitivamente il capitolo musicale soft-pop di Marc Jordan. Per quattro anni il songwriter canadese scrive soprattutto canzoni per altri colleghi, alcune di queste entrano anche in classifica: This Independence e American Pop per i Manhattan Transfer, Pieces Of Ice per Diana Ross, Without Love e Faithful Love per la cantante australiana Renée Geyer. L’unica apparizione da vocalist fu con Soldier of Fortune, brano già edito su Bodies and Souls dei Manhattan Transfer, e inserito nella colonna sonora di Young Blood che faceva presagire le nuove direzioni techno-rock dell’artista. Nel 1987 esce questo Talking Through Pictures, il primo dei due album per la RCA, prodotto in gran parte da Paul DeVilliers, produttore e ingegnere del suono che aveva lavorato con i Mr. Mister di “Welcome to the Real World” e stava in quale periodo stava registrandocon Kim Bullard e Trevor Horn Big Generator degli Yes. Non a caso qui troviamo il chitarrista del gruppo inglese Trevor Rabin. Un lavoro che segna un netto cambiamento di rotta nella musica di Jordan. L’artista intraprende un discorso sonoro aperto a quelle modificazioni tecnologiche intercorse e sviluppate dai primi anni Ottanta nell’ambito pop in cui l’elettronica diventa sempre più l’elemento dominante con grande utilizzo di sintetizzatori e ritmiche programmate. I brani sono tutti al confine tra A.O.R. e rock, ma il rivestimento elettronico crea un atmosfera rarefatta, eterea molto adatta alla voce particolare di Jordan. Una trasformazione tecnico-stilistica che produce alcune pagine molto interessanti come la rivisitazione inquietante di This Indipendence , la superba ballata I Was You Fool dal refrain avvolgente e coda memorabile, l’eccellente intuizione melodica di Catch the Moon uscita anche come singolo. Troppo esili per camminare da soli invece sono i due strumentali che ricordano Alan Parson (Kensington Garden, Talking Through Pictures). Tra i musicisti spiccano Pat Mastelotto alla batteria, Steve Farris, Mike Landau e Trevor Rabin alla chitarra, Kim Bullard, John Capek e Paul Devilliers alle tastiere, Graham Nash e Arno Lucas ai cori.
Mauro Ronconi
Producers: Paul Devilliers & Kim Bullard
Musicians: Drums & Drum Programming: Tony Braunagel, Paul Devilliers, Pat Mastellotto, Lou Molino Guitars: Bill Andersen, Greg Arreguin, Tony Berg, Steve Farris, Mike Landau, Trevor Rabin Bass: Randy Bramwell, Kim Bullard, Stu Hamm, Tim Landers, Reggie McBride Keyboards: Kim Bullard Additional Programming: John Capek, Paul Devilliers Percussion: Debbie Dobkin, Amy Knoles, Arno Lucas, Lou Molino Horns: Danny Pelfrey Background Vocals: Dee Dee Bellson, Cece Bullard, Stan Bush, Graham Nash, Tim Schmit, Amy Sky
Tracks: 1. This indipendence 2. Kensington garden 3. Catch the moon 4. I ching 5. Talking through pictures 6. Soldier of fortune 7. Seek and you shall find 8. Inside the glass bead 9. Human race 10. I was your fool
Spoiler :
Purtroppo il file non funziona.
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