Carly Simon – Torch (1981, Warner Bros.)
Lasciamo per un momento da parte la sua stagione dorata nella prima metà degli anni Settanta, quella dopo il matrimonio con James Taylor, del successo internazionale di You’re So Vain e di almeno due album pop d’autore. Qui c’è un’altra faccia artistica di Carly Simon e completamente diversa impegnata nella lettura di standard tratti dal grande songbook americano. L’artista pesca tra i ricordi e si abbandona a queste canzoni che portano la firma di Sondheim, Ellington, Wilder, Rodgers & Hart, Carmicahel. Musicalmente è un’operazione particolare ed ambiziosa perchè non si tratta della semplice riedizione di canzoni ascoltate mille volte da mille altri artisti, ma un voler donare a questi capolavori un sfumatura di elegante modernità con soluzioni a volte originali come per esempio in I Get Along Without You Very Well, dove viene espresso perfettamente il clima angoscioso e cupo sottolineato dal sintetizzatore di Warren Bernhardt. Immaginate un’atmosfera notturna di quelle ore intermedie che separano il mattino. Una donna romantica, passionale e nostalgica entra in un club fumoso, si incontra con un gruppo di amici, prende in prestito il palco e inizia a cantare vecchie canzoni rivangando la genia pop e jazz che gli passa per la testa. Prodotto e arrangiato da Mike Mainieri, come dice il titolo, Torch è un album soffice e confidenziale di standard americani ed un originale scritto dalla stessa. Canzoni che avevano lasciato un segno nella sua giovinezza. L’artista riprende quelle che riflettono meglio i suoi stati d’animo e ne fa messaggi personali come per esempio la citata I Get Along Without Very Well oppure Spring is Here, che sembrano due lettere spedite a James Taylor dal quale si era da poco lasciata.Orchestrato fuori dagli umori abituali dell’artista, Torch è un disco vellutato che la Simon affronta con il piglio della grande interprete. Celebrazione espressa con stile e fascino nei remake di I’ll Be Around, Not A Day Goes By, nel convincente piglio blues di Body And Soul e l'hit anni Sessanta Hurt. Molto bello anche l’inedito From the Heart firmato dalla stessa Simon. Ambizioso progetto di recupero di certi umori del mainstream che fece proseliti (Linda Rondstadt, Toni Tennille, Rod Stewart).
Mauro Ronconi
Personnel: Carly Simon (vocals); Jay Berliner, Hugh McCracken (guitar); David Nadien (violin); Phil Woods (alto saxophone); Michael Brecker (tenor saxophone); Randy Brecker (trumpet); Mike Mainieri (piano, vibes, marimbas); Warren Bernhardt (piano, synthesizer); Anthony Jackson, Eddie Gomez (bass); Rick Marotta, Grady Tate, Jerry Marotta (drums).
Tracks: 1. Blue Of Blue 2. I'll Be Around 3. I Got It Bad And That Ain't Good 4. I Get Along Without You Very Well 5. Body And Soul 6. Hurt 7. From The Heart 8. Spring Is Here 9. Pretty Strange 10. What Shall We Do With The Child 11. Not A Day Goes By
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