Frankie Valli & The Four Seasons - The Very Best (1992, Polygram)


La loro storia inizia nel 1953 quando Francis Castelluccio in arte Frankie Valli incontra un trio chiamato The Variatones formato dai fratelli Tommy e Nick De Vito e Hank Magenski. Tutti facevano parte della comunità italiana del New Jersey. Nel 1956 cambiarono il nome in Four Lovers e furono scritturati dalla RCA pubblicando il singolo Apple of my Eye con discreto successo. In tre anni però non riuscirono a ripetersi e così la RCA inevitabilmente non rinnovò il contratto. I quattro incontrarono Bob Crewe, un produttore indipendente, socio di Frank Stay con il quale aveva fondato l’etichetta Swan. Crewe  aveva in catalogo qualche hit, soprattutto a Philadelphia, e  l’impiegò dapprima  come coristi e musicisti di accompagnamento. Da quel momento in avanti la formazione subì una serie di cambiamenti d’organico: Nick De Vito lasciò rimpiazzato da Charles Calello che a sua volta fu sostituito da Bob Gaudio, mentre Nick Massi prese il posto di Magenski. Con la nuova formazione e la guida di Crewe, i Four Seasons arrivano al grande successo nel 1962 con Sherry, canzone incisa per la Vee-Jay, una label di Chicago. La canzone arrivò al primo posto negli Stati Uniti e al numero otto nel Regno Unito. Le carte vincenti della band si rivelarono ben preso nell’originalità compositiva di Bob Gaudio e Bob Crewe, nella voce particolare di Frankie Valli, un falsetto di una potenza incredibile, e nelle originali armonie vocali ispirate ai gruppi vocali neri di doo-wop. Con i seguenti hit Big Girls Don't CryWalk Like a Man e Ain't That a Shame di Fats Domino, i Four Seasons diventano uno dei gruppi più popolari,  gli unici, insieme ai Beach Boys, a contrastare lo strapotere dei Beatles. 

Nel 1964 cambiarono casa discografica e passarono alla Philips pubblicando il super singolo Dawn (Go Away), mentre la Vee-Jay,  titolare dei diritti sui primi dischi dei Beatles, mise in commercio un album doppio intitolato Beatles vs The Four Seasons introducendolo come The International Battle Of The Century. Il gruppo continuò a sfornare singoli da capogiro tra cui Rag Doll in stile Phil Spector, una rivisitazione della classico I've Got You Under My Skin di Cole Porter e la deliziosa Bye, Bye, Baby (Baby Goodbye) stranamente non inclusa in questa pur ottima selezione. Nel 1965 Massi lascia la band sostituito da Joey Long, ma la “musica” non cambia. Il loro stile era così unico che quando nel 1965, con lo pseudonimo di “The Wonder Who”  incidono Don’t Think Twice, It’s All Right di Bob Dylan,  il pubblico indovinò subito chi si celava dietro e il 45 giri arrivò al numero uno. Uscì quindi un album dove il gruppo arrangiava le canzoni di  Burt Bacharach e Bob Dylan  che ebbe un grande riscontro. Eppure, a  differenza dei coetanei Beach Boys della costa occidentale, la loro popolarità , così indiscutibile negli States, non raggiunse mai lo gli stessi liveli nel mercato britannico.  Seguirono nel 1966 altri tre singoli da numero uno di Working My Way Back to You, Let's Hang On e Opus 17 (Don't You Worry 'Bout Me). L’anno  dopo Frankie Valli incide con lo stesso team il suo primo album solista dove vi erano incluse due canzoni pop da sogno scritte dalla coppia Crewe- Gaudio: The Sun Ain't Gonna Shine Anymore e Can't Take My Eyes Of You.

Il cantante ci riprova nel 1968 con Timeless per poi tornare con il gruppo nel 1969 realizzando Genuine Imitation Life Gazette, un concept-album di pop psichedelico, scritto da Gaudio insieme al giovane songwriter Jake Holmes. Un progetto ambizioso e costoso dove il gruppo cercava di fondere le loro leggendarie armonie vocali con arrangiamenti psichedelici, tematiche che scavano nel sociale, soprattutto nello stile di vita americano, tecniche di registrazione ispirate da album come Pet Sounds e Sgt. Pepper’s (l'album era tra i preferiti di John Lennon). Commercialmente però sui rivelò un flop e motivo di rottura del rapporto artistico con il produttore Bob Crewe e la Philips. Il gruppo senza più contratto sopravvive per un paio di anni nell’incertezza, poi Berry Gordy gli offre l’opportunità di incidere con la Motown da poco trasferitasi a Los Angeles. Il risultato fu l’album Chameleon (1972) e Inside You (1975) a nome di Frankie Valli, più diversi singoli del gruppo che però non risvegliano l’interresse del pubblico. Valli nel 1975 fa uscire anche due lavori per la Private Stock: Fallen Angel e Close Up. Il primo contiene la struggente title-track, una delle più belle interpretazioni Valli, il secondo My Eyes Adored You e Swearin' to God che lo riportano nelle zone alte delle classifiche internazionali. Tra l’altro My Eyes Adored You fu anche all’origine dei dissapori di Valli  con la Motown perché originariamente bocciata in quanto ritenuta di scarso potenziale commerciale ( alla fine del 1974 era al quinto posto sia in America che in Gran Bretagna). La Private Stock acquistò nel frattempo anche i diritti del vecchio materiale del gruppo e Frankie Valli incise con la stessa altri due dischi: Our Day Will Come sempre nel 1975 e Valli l’anno dopo. In quell’anno diversi brani della band furono ripresi e portati al successo da altri artisti come i Bay City Rollers (Bye Bye Baby), gli Osmonds (The Proud One), Adrian Baker (Sherry) e la raccolta The Four Seasons Story andò ai primi posti. Il ritrovato interesse per la formazione, capace sempre di riempire il Madison Square Garden sette giorni su sette, fa ripubblicare alla Motown il singolo The Night che arriva al terzo posto.

Sempre guidati da Frankie Valli e da Bob Gaudio e con una formazione che vedeva Gerry Polci (batteria, voce), Lee Shapiro (tastiere), John Paiva (chitarra), i Four Seasons  tornano in piena attività discografica firmando per la Warner Bros., con la quale rilasciano nel 1977 l’album di grande successo Who Loves You e ben tre hits: Who Loves You, December 1963 (Oh, What A Night) cantata da Polci e Silver Star. Tutte le canzoni era firmate da Bob Gaudio e da sua moglie Judy Parker. Il sound aggiornato con un stile pop-disco sulla scia dei Bee Gees non passò inosservato e l’anno dopo Valli interpretò Grease, tema principale dell’adattamento cinematografico del musical omonimo, scritto da Barry Gibb. Il cantante continua da solista pubblicando due ottimi album di adult pop, uno per la Private Stock, Lady Put the Light Out (1977) l’altro Frankie Valli...Is the Word (1978) per la Warner, mentre con il gruppo da un contributo marginale su Helicon (1977) da cui viene tratto l’hit minore Down The Hall. Questa raccolta si ferma qui anche se Frankie Valli inciderà in avanti Heaven Above Me (1980) dal quale viene tratto il singolo oul/Heaven Above Me, brano soul-disco che dominerà le charts  disco-dance per mesi, i Four Seasons con Valli pubblicano il doppio Reunited Live (1981),  Streetfighter (1985) e Hope + Glory (1992). Valli diradò la sua attività per  seri problemi all’udito e ritornerà nel 2009 con l’album tributo Romancing the '60s pubblicato dalla Motown. Questo album è senza dubbio il riassunto migliore di uno dei fenomeni più importanti di tutta la storia del pop.

Mauro Ronconi






Personnel: Frankie Valli (vocals, background vocals); Tommy DeVito (vocals, guitar); Bob Gaudio (vocals, keyboards); Nick Massi, Joe Long (vocals)

Tracks: 01 Sherry 02 Big Girls Don't Cry 03 Walk Like a Man 04 Ain't That a Shame 05 Rag Doll 06 Dawn (Go Away) 07 Silence Is Golden 08 Let's Hang On 09 Working My Way Back To You 10 Who Loves You 11 Opus 17 (Don't You Worry About Me 12 I've Got You Under My Skin 13 Can't T ake My Eyes Of You 14 The Night 15 My Eyes Adored You 16 You're Ready Now 17 Swearin' To God 18 December 1963 (Oh What A Night) 19 Silver Star 20 Fallen Angel 21 We Can Work It Out 22 The Sun Ain't Gonna Shine Anymore 23 Down The Hall 24 Grease




Spoiler :
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