Jim O’Rourke – Eureka (1999, Drag City)


41FFVS24P6L._SL500_AA300_A forza di sperimentare, di tentare strade nuove, di elevarsi oltre il ristagno della musica contemporanea, Jim O’Rouke arriva con questo album alla motivazione melodica della sua musica. Le prime avvisaglie del cambiamento furono i quattro bellissimi strumentali di “Bad Timing” del 1997, qui ce ne sono otto di brani, di cui cinque cantati. Impensabile un album così pop, così leggero e radiofonico per questo polistrumentista dal palmares avanguardiastico-sperimentale che ha lavorato a fianco dei Sonic Youth e dei Stereolab, che nei suoi lavori ha abbracciato una vasta gamma di stili, dal post-rock all’elettronica, dall’avanguardia jazz minimalista a quella folk acustica. Non ci sono i rumori metropolitani abbinati a strumentazioni classiche o i territori sonori da esplorare. C’è qualcosa di completamente diverso: ballate dolci, intervalli orchestrali, cortometraggi sonori, armonizzazioni rischiose ma suadenti. Il musicista di Chicago mette alla prova il suo infinito talento scandagliando le mille possibilità di un pop malinconico e raffinato. E’ l’arte della manutenzione della canzone quella che si assapora nei temi strumentali di “Through the Night Softly”, “Eureka” e “Please Patronize Our Sponsors”. O’Rurke fa sua la musica pop progressita degli anni Sessanta, un’arte nobilissima da esaminare e studiare (Bacharach, Wilson, Spector , Webb): “Ghost Ship in a Storm” ha la solarità crepuscolare dei Beach Boys, “Happy Holidays“ ha l’ eleganza di Bacharach che viene poi omaggiato con una grande versione di “Something Big”. “Movie on the Way Down” racchiude tutto il pensiero dell’album: ricerca sonora, raffinatezza stilistica, songwriting di classe. Nell’introduttiva “Prelude to 110 or 220/Women of the World”, versione personalissima di brano di Ivor Cutler, c’è un prologo strumentale con chitarra folk fingerstyle ed orchestra che sembra evocare il Nick Drake di “Bryter Layter”. “Eureka” (titolo riferito al film del regista inglese Nicolas Roeg, omaggiato da O’Rurke in altri tre album, Bad Timing, Insignificance e The Visitor ) è una delle più lucide riflessioni pop di un intellettuale della musica. 

Mauro Ronconi








Personnel includes: Jim O'Rourke (vocals, various instruments); Julie Pomerleau (violin, viola); Fred Lonberg Holm (cello); Flim Barnes (percussion).

Tracks: 1 Prelude to 110 or 120 Women of the World 2 Ghost Ship in a Storm 3 Movie on the Way Down 4 Please Patronize Our Sponsors 5 Through the Night Softly 6 Something Big 7 Eureka 8 Happy Holidays




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