Reduce da una serie di incisioni a proprio nome passate inosservate, l’autore di “Mandy", "I'll Never Love This Way Again" e "Somewhere in the Night" pubblica questo album solo per il mercato del Regno Unito. Un lavoro che vive di e respira una musica ampia e nostalgica, sottolineata dal piano di Kerr e dalle armonie dell’ orchestra. "When The Good Times Come Again", " Free “ , "Trying To Make You Smile" sono canzoni che possiedono una grazia contagiosa con melodie che si muovono su accordi eleganti. Il songwriter inglese esegue due belle versioni di brani pubblicati per altri artisti: "Where Are You Now" interpretato da Barry Manilow nel 1979 poi ripreso da Leon Ware e "Dance Away" già apparsa sul disco di Elkie Brooks l’anno prima. Notevoli anche "Don't Close Your Eyes Tonight" che sarà un hit minore di John Denver nel 1985 e la riproposta della celebre "Somewhere In The Night". Questo sarà l’ultimo album solista di Kerr. Da lì in avanti si dedicherà completamente all’attività di autore insieme al compagno di penna Will Jennings.
Mauro Ronconi
Producer: Richard Kerr
Musicians:
Drums: Ralph Humprey, Kenny Malone, James Stroud
Guitars: Steve Lukather, Tony Peluso, Joey Larson, Reggie Young
Bass: Bill Bodine, Joe Osborne, Jack Williams
Piano: Richard Kerr
Keyboards: Bill Cuomo
Synthesizers: Bill Cuomo, Bob Lemmons, Shane Keister
Percussion: Steve Leshner
Sax: Jerry Peterson
Background Vocals: Jeffrey Osborne, Kim Carnes, Richard Kerr, Debi Heal
Tracks:
1. Free
2. Don't close your eyes tonight
3. Shell break you
4. Where are you now?
5. Trying to make you smile
6. The night is full of dreams
7. You made it beautiful
8. Dance away
9. Somewhere in the night
10. When the good times come again
L’ A.O.R. o meglio Westcoast Pop è un termine geo-musicale dal significato ampio. Un'identità capace di unire in una indefinibile sintassi pop gli artisti più disparati e geograficamente lontani con un sound aperto e raffinato. Si guadagnò una reputazione a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e con esso c’è stata la personalizzazione dei songwriter , l’apporto decisivo dei sessionmen più creativi e del ruolo del produttore. Fino alla fine degli anni Ottanta questo stile è stato anche l’espressione più evoluta di fare un tipo di musica accessibile, ma allo stesso tempo sofisticata, unendo il più delle volte e fondendoli certi aspetti fondamentali della musica bianca (la melodia) e quella della musica nera (la ritmica). L’ A.O.R. di matrice westcoast è riuscito ad ispirare dischi di classe indiscussa ed indiscutibile e canzoni memorabili. Nel corso del tempo molti personaggi che l’hanno reso celebre se ne sono allontanati, alcuni si sono riciclati, ...
Continuano i viaggi di Sakamoto e gli orizzonti sono sempre più ampi. “ Heartbeat “ , dopo “ Beauty “ è un’altra perla del suo genio. L’artista ridisegna il suo occidente, si apre al suono nero e lo reinventa Modifica HTML sui ritmi e le armonie. Un’operazione di musica concreta, ma svolta all’inverso. Scende nelle sonorità del soul urbano , del pop e ne mette in discussione i linguaggi: li semplifica assimilandoli lentamente, brano dopo brano, spogliandoli attraverso progressivi trattamenti ritmici. Sakamoto si libera dal pericolo dell’elettronica quella che aveva tout court una funzione sperimentale e mai come stavolta, il rapporto con gli altri stili musicali è stato voluto e predeterminato. Un suono preciso che fa la spola tra il “ future listening “ e la dance elettronica, ovvero la misteriosa fusione tra pop, funky-rap, jazz e world music. Ne viene fuori un serrato dibattito di idee musicali cantate in lingua inglese, russa, francese, giapponese ed espresse al meglio in...
Lauren Wood è nota al grande pubblico perché abbinata al brano “Fallen“ incluso nella colonna sonora di “Pretty Woman“, ma Ilene Rappaport (questo il vero nome) iniziò la carriera musicale nel 1973 quando, insieme a suo cugino Novi Novog ed al bassista Ernie Eremita, formano il gruppo "Chunky, Novi & Ernie" (Chunki era il suo pseudonimo). Pubblicano due omonimi e discreti album per la Warner, uno nel 1973 piuttosto rock con un cameo di Frank Zappa e la produzione di John Cale, l’altro nel 1977 più in linea con gli stilemi del pop californiano. Sciolto il trio nel 1979 Lauren Wood realizzò il suo primo lavoro solistico decisamente pop. In quel disco c’era un piccolo capolavoro di cantautorato westcoast “Please Dont Leave“ insieme a Michael McDonald che arrivò tra i top ten delle classifiche, ma fu con questo “Cat Trick“ che la Wood diede sfoggio a tutta la sua classe compositiva. Un album impeccabile, con grandi canzoni pop. Strutturato come una specie di comp...
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