Era il 22 Novembre del 1963, l’album natalizio confezionato da Phil Spector con il meglio dei suoi gruppo vocali (Ronettes,Crystals, Bob B Soxx & The Blue Jeans) e la sua cantante preferita (Darlene Love), doveva far bella mostra in tutti i negozi di dischi, ma proprio quella mattina accadde un fatto così tragico da sconvolgere qualsiasi festeggiamento e promozione: l’assassinio di John Kennedy, il presidente degli Stati Uniti. Il disco fu ritirato dal mercato e posticipato a data incerta e senza alcuna promozione. Phil Spector , tra l’altro nato il 26 Dicembre, era all’apice della carriera, aveva fondato la sua etichetta personale Phillies ed i singoli da lui prodotti entravano puntualmente ai primi posto delle classifiche. Questo “A Christmas Gift For You“ fu un progetto ambizioso, quasi ardito perché si rivisitava in modo spettacolare e nuovo le classiche e familiari melodie del repertorio natalizio come White Christmas, Santa Claus Is Coming To Town, Sleigh Ride, Christmas, Silent Night, attraverso il caratteristico sinfonismo spectoriano fatto di pop, rock’n’roll, r&b e country. Sommerso dalla massa sonora del “ muro del suo suono“ e dagli enfatici arrangiamenti delle sue produzioni, questi lavoro è diventato nel tempo un vero punto di riferimento e il più imitato della storia (Brian Wilson, ascoltandolo, pubblicò l’anno seguente il suo album di Natale con i Beach Boys). Diretto appassionatamente da Spector con l’arrangiatore Jack Nitzsche e il geniale ingegnere del suono Larry Levine, l’album contiene dodici classici natalizi magnificamente riletti più “Christmas (Baby Please Come Home) “ un’originale scritto per l’occasione dallo stesso Spector insieme alla coppia Jeff Barry - Ellie Greenwich e interpretata magistralmente da Darlene Love. In chiusura Spector ed i suoi artisti augurano buon natale sulle note di “Silent Night“.
Mauro Ronconi
Tracks: 1 Darlene Love – White Christmas 2 The Ronettes – Frosty the Snowman 3 Bob B. Soxx and the Blue Jeans - The Bells of St. Mary 4 The Crystals – Santa Claus Is Coming to Town 5 The Ronettes – Sleigh Ride 6 Darlene Love - Marshmallow World 7 The Ronettes - I Saw Mommy Kissing Santa Claus 8 The Crystals – Rudolph the Red-Nosed Reindeer 9 Darlene Love - Winter Wonderland 10 The Crystals - Parade of the Wooden Soldiers 11 Darlene Love – Christmas (Baby Please Come Home) 12 Bob B. Soxx and the Blue Jeans - Here Comes Santa Claus 13 Phil Spector and Artists - Silent Night
L’ A.O.R. o meglio Westcoast Pop è un termine geo-musicale dal significato ampio. Un'identità capace di unire in una indefinibile sintassi pop gli artisti più disparati e geograficamente lontani con un sound aperto e raffinato. Si guadagnò una reputazione a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e con esso c’è stata la personalizzazione dei songwriter , l’apporto decisivo dei sessionmen più creativi e del ruolo del produttore. Fino alla fine degli anni Ottanta questo stile è stato anche l’espressione più evoluta di fare un tipo di musica accessibile, ma allo stesso tempo sofisticata, unendo il più delle volte e fondendoli certi aspetti fondamentali della musica bianca (la melodia) e quella della musica nera (la ritmica). L’ A.O.R. di matrice westcoast è riuscito ad ispirare dischi di classe indiscussa ed indiscutibile e canzoni memorabili. Nel corso del tempo molti personaggi che l’hanno reso celebre se ne sono allontanati, alcuni si sono riciclati, ...
Continuano i viaggi di Sakamoto e gli orizzonti sono sempre più ampi. “ Heartbeat “ , dopo “ Beauty “ è un’altra perla del suo genio. L’artista ridisegna il suo occidente, si apre al suono nero e lo reinventa Modifica HTML sui ritmi e le armonie. Un’operazione di musica concreta, ma svolta all’inverso. Scende nelle sonorità del soul urbano , del pop e ne mette in discussione i linguaggi: li semplifica assimilandoli lentamente, brano dopo brano, spogliandoli attraverso progressivi trattamenti ritmici. Sakamoto si libera dal pericolo dell’elettronica quella che aveva tout court una funzione sperimentale e mai come stavolta, il rapporto con gli altri stili musicali è stato voluto e predeterminato. Un suono preciso che fa la spola tra il “ future listening “ e la dance elettronica, ovvero la misteriosa fusione tra pop, funky-rap, jazz e world music. Ne viene fuori un serrato dibattito di idee musicali cantate in lingua inglese, russa, francese, giapponese ed espresse al meglio in...
Lauren Wood è nota al grande pubblico perché abbinata al brano “Fallen“ incluso nella colonna sonora di “Pretty Woman“, ma Ilene Rappaport (questo il vero nome) iniziò la carriera musicale nel 1973 quando, insieme a suo cugino Novi Novog ed al bassista Ernie Eremita, formano il gruppo "Chunky, Novi & Ernie" (Chunki era il suo pseudonimo). Pubblicano due omonimi e discreti album per la Warner, uno nel 1973 piuttosto rock con un cameo di Frank Zappa e la produzione di John Cale, l’altro nel 1977 più in linea con gli stilemi del pop californiano. Sciolto il trio nel 1979 Lauren Wood realizzò il suo primo lavoro solistico decisamente pop. In quel disco c’era un piccolo capolavoro di cantautorato westcoast “Please Dont Leave“ insieme a Michael McDonald che arrivò tra i top ten delle classifiche, ma fu con questo “Cat Trick“ che la Wood diede sfoggio a tutta la sua classe compositiva. Un album impeccabile, con grandi canzoni pop. Strutturato come una specie di comp...
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