Pilot - Blue Yonder (2002, Cool Sound Japan)
La band dei Pilot si formò nel 1973 a Edimburgo per volere di David Paton e Billy Lyall, componenti del primo nucleo dei Bay City Rollers. Quando subentrarono Ian Barnison e Stuart Tosh, il quartetto inizia a registrare numerosi demo attirando l’attenzione della EMI che chiesero ad Alan Parson di produrre l’album d’esordio da cui fu tratto il singolo di successo “ Magic “. I seguenti “ Second Flight “ ( 1975 ) e “ Morin Heights “ (1976) prodotto da Roy Thomas Baker proseguirono il loro discorso musicale fatto di abile pop-rock armonicamente orecchiabile e singoli di buon riscontro commerciale come “ January “ e “ Canada “. In seguito il batterista Stuart Tosh e il tastierista Billy Lyall abbandonarono il gruppo, il primo una intraprendere una carriera di session-man, l’altro per desideri solistici espressi poi in “ Solo Casting “ del 1976. Rimasti in due, Paton e Barnison registrarono nel 1977 con la produzione di Parson il loro capolavoro “ Two’s a Crowd “, titolo ironico ed appropriato che significa “ due sono una folla “. Un album ricco di bellissime canzoni che però non ebbe fortuna commerciale e destinato per somma ingiustizia nel dimenticatoio. I Pilot subito dopo si sciolsero ed entarono in pianta stabile nell’ensemble dell’ Alan Parsons Project. " Two's a Crowd " , stampato in numero limitato, ebbe vita breve e nel corso degli anni, diventò una rarità per fan, collezionisti e curiosi. Addirittura in Giappone ci fu un referendum per rimasterizzarlo in digitale. A distanza di venticinque anni Paton e Barnison, certi che l’album non sarebbe mai stati pubblicato in CD, decisero di re-inciderlo con nuovi arrangiamenti e l'aggiunta di due brani inediti intitolandolo “ Blue Yonder “. Un progetto scaturito dal desiderio da parte dei due musicisti di riprendere il discorso da dove l’avevano lasciato un quarto di secolo fa. E l'operazione riesce benissimo. I suoni sono più soft rispetto al vecchio album, c’è un taglio più acustico e una produzione meno tagliente. Ma quello che più sorprendente ascoltando il lavoro, è che il sound, lo spirito e la coerenza interpretativa rimane intatta, anzi, in alcuni momenti, superiore. Il potenziale singolo “ Get Up And Go “, la commovente riflessione sul senso della vita di “ One Good Reason Why “ scritta da Barnison, la superba efficacia melodica di “ Library Door “ , il pop senza retorica di “ Monday Tuesday “ e “ There's A Place “, i due pezzi orginali di Paton “ I Wonder “ e “ When The Sun Comes “ sono canzoni straordinarie che una volta ascoltate difficilmente posso passare inosservate. Due musicisti pop da rivalutare ( ascoltare le performance vocali di Paton su "What Goes Up..." e “ Let's Talk About Me ” dell’Alan Parsons Project e gli assolo di chitarra di Barnison in " I Wouldn't Want to Be Like You " sempre con Parson e in “ Wuthering Heights “ di Kate Bush.)
Mauro Ronconi
Tracks:
1 Get Up and Go
2 Library Door
3 Creeping 'Round at Midnight
4 One Good Reason Why
5 There's a Place
6 I Wonder
7 Monday Tuesday
8 Ten Feet Tall
9 Evil Eye
10 When the Sun Comes
11 Hold Me
Spoiler :
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