Dion - Born To be With You (1975, Phillies / Warner Bros.)
Nato e vissuto nel Bronx, figlio di emigrati italiani, Dion Di Mucci è stato , alla fine degli anni Cinquanta, un idolo dei teen agers. Con i suoi amici tutti di origine italiana (Fred Milano, Angelo D’Aleo e Carlo Mastrangelo) formò Dion and The Belmonts, nome preso da una strada del Bronx, e nel maggio del 1958 il loro primo singolo “ I Wonder Why “ entrò in classifica. Consolidarono il successo con “ Where Or When ? “, “ A Teenager In Love “, dischi da oltre un milione di copie ciascuno. A Clear Lake, nel 1959, la band era in tour con Buddy Holly e fortunatamente Dion non volle salire su quell'aereo maledetto che sarebbe poi precipitato provocando la morte di Holly, Ritchie Valens e Big Hopper. L’anno dopo i Belmonts si sciolsero, ma l’artista continuò a sfornare hit a ripetizione a proprio nome quali “Runaround Sue “, “ The Wanderer “, “ Ruby Baby “, “ Drip Drop “ per poi cadere nella droga e nell’alcool ed interrompere forzatamente la fortunata carriera. Da ricordare che insieme a Bob Dylan, Dion fu l’unico artista rock ad essere immortalato sulla leggendaria copertina di “ Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band ” dei Beatles. Rientrò in scena nel 1968 nella veste di folk singer con una bella canzone composta da Dick Holler sull’assassinio di Martin Luther King e dei fratelli Kennedy intitolata “ Abraham, Martin And John “. La seconda carriera di Dion si sviluppò sull’onda del folk-rock con un paio di ottimi dischi per la Warner Bros. la quale, quando acquistò la distribuzione dell’etichetta Phillies di Phil Spector, fece incontrare i due per un ritorno al suo originario stile fatto di rock’n’roll, do-woop e r&b. Spector, anche lui in cerca di rilancio, fece le cose in grande, richiamò il suo ingegnere del suono Stan Ross e coinvolse per le session un ensemble di quaranta musicisti. Nonostante il gusto orchestrale grandioso di Spector, “ Born To Be With You “ risulta un lavoro cupo e triste ed proprio in questo effetto straniente che risidede tutta la sua bellezza. Il “ wall of sound “ di Spector rende queste canzoni quasi impalpabili, indefinite, ma con qualcosa di misteriosamente affascinante. Abbaglianti gioielli sono "Make the Woman Love Me " di Barry Mann e Cynthia Weil che qui si trasforma in una ballata drammatica e straziante così come " Born to Be with You ", grande successo delle Chordettes nel 1956, scritto da Don Robertson e ripreso da Sonny James nel 1968. Le oscure " (He's Got) The Whole World in His Hands " e “ Good Lovin’ Woman “ ed infine la rivistazione di “ Your Own Backyard “ , stupendo brano autobiogtrafico ispirato alla tossicodipendenza. Dopo questo disco che non ebbe grosso consenso commerciale, Dion, da “ cristiano rinato “ passerà gli anni Settanta a raccontare la sua fede con una serie di dischi evangelici per poi tornare fino ai nostri giorni con dischi di qualità pieni di ospiti devoti. Uno dei grandi sopravvissuti del rock’n’roll amato spassionatamente da Bruce Springsteen e Lou Reed.
Mauro Ronconi
Personnel: Art Munson, David Cohen, Don Peake, Dennis Budimir, Dion DiMucci, Wally Snow, Ron Koss, David Kessel, Dan Kessel, Jesse Ed Davis , Perry Cole, Thom Rotella, Barney Kessel, Bill Perry, Phil Spector (guitar); Jimmy Getzoff Strings (strings); Nino Tempo (saxophone, horns); Don Menza, Fred Selden, Steve Douglas , Bobby Keyes, Jay Migliori, Jim Horn, Conte Condoli (horns); Mike Wooford, Joe Sample, Andy Thomas, Tom Hensley, Barry Mann (piano); Frank Kapp, Hal Blaine, Jim Keltner (drums); Alan Estes, Gene Estes, Jeff Barry, Terry Gibbs, Gary Coleman, Emil Richards, Steve Foreman (percussion).
Director: Phil Spector.
Tracks:
1 Born to be With You
2 Make the Woman Love Me
3 Your Own Back Yard
4 (He's Got) the Whole World In His Hands
5 Only You Know
6 New York City Song
7 In and Out of the Shadows
8 Good Lovin' Man
9 Baby Let's Stick Together
Spoiler :
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