Brian Wilson – Brian Wilson (1988, Sire/Reprise)


Il rapporto un po’ morboso che ha legato per anni Brian Wilson al suo psichiatra, psicoterapeuta e amico Eugene Landy era dovuto nella fragilità psicologica del musicista. Anni di abusi e incertezze professionali furono superati grazie a lui, ridandogli fiducia in se stesso sia come uomo che come artista. Questo disco segnò il ritorno alla normalità , il beach boy era ancora una fucina di idee e non andava abbandonato. Uomo che per la musica ha messo in discussione se stesso, in quel voler trovare assolutamente la formula del coinvolgimento totale che portò sensazioni spiacevoli, trasformate in ansia, paura di vivere, fobia, a cercare di capire , a cercare altre strade per ritrovare l’equilibrio che si credeva possedere. Seguendo un copione collaudato, Wilson non ha esitato a raccontare se stesso: rivelare le proprie angosce significare quanto meno prenderne conoscenza e cominciare ad esorcizzarle. Musica come terapia, dunque. Wilson stempera le amarezze e i dubbi rendendoli pubblici attraverso melodie e sentimenti brucianti. Ci sono brani contagiosi e malinconici come “ Love and Mercy “ e “ Melt Away “,, il pop-rock di “ Night Time “ impreziosita dai cori di Christopher Cross e Walkin’ The Line “, brano scritto insieme a Nick Laird-Clowes dei Dream Academy con la partecipazione di Terence Trent D’Arby. Grandi canzoni fatte di maestosità e di ampie sonorità da far pensare ad una grande orchestra dietro le spalle tanto suonano in ogni angolo dei suoni, fuori dai loro confini come " One for the Boys " con il suo magnifico coro a cappella, la ballata killer “ Baby Let Your Hair Grow Long " e il finale di “ Rio Grande “ , una suite epica e di grande suggestione ai confini con la world music dove Wilson immagina un pop introvabile ed illuminato con 5 melodie che si susseguono in otto minuti. Grandi ospiti come Philippe Saisse, Larry Williams, Dean Parks, Rob Mounsey, The Baystate Bluegrass Band, Jeff Bova sono chiamati ad arricchire il suono insieme al terzetto stabile che vede oltre a Wilson, i due polistrumentisti Andy Paley e Michael Bernard e i quattro coproduttori Lenny Waronker, Russ Titelman, Jeff Lynne, Andy Paley. L’uomo che si stava rovinando dagli eccessi non c’è più.

Mauro Ronconi










Personnel: Brian Wilson (vocals, piano, organ, keyboards, Emulator, vibraphone, glockenspiel, percussion, bells, chimes, sound effects); Andy Paley (acoustic & electric guitars, harmonica, keyboards, bass, drums, percussion); Michael Bernard (keyboards, synthesizer, drums, percussion, programming); Russ Titelman, Terence Trent D'arby, Christopher Cross (background vocals).



1 Love and Mercy
2 Walkin' the Line
3 Melt Away
4 Baby Let Your Hair Grow Long
5 Little Children
6 One For the Boys
7 There's So Many
8 Night Time
9 Let It Shine
10 Meet Me in My Dreams Tonight
11 Rio Grande
12 Brian Wilson on "Love and Mercy"
13 He Couldn't Get His Poor Old Body to Move
14 Being With the One You Love
15 Let's Go to Heaven in My Car
16 Too Much Sugar
17 There's So Many
18 Walkin' the Line
19 Melt Away
20 Night Time
21 Little Children
22 Night Bloomin' Jasmine
23 Rio Grande
24 Brian on "Rio Grande"
25 Brian on "The Source"
26 Brain Fan Club X-Mas Message




Spoiler :
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pass: sergingus

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