Michel Colombier- Michel Colombier (1979, Chrysalis)


Il produttore Denny Diante ( Paul Anka, Johnny Mathis, Tina Turner, Neil Diamond, etc. ) aveva chiesto a Michel Colombier e Larry Carlton una rivisitazione in chiave jazz-rock delle “ Quattro Stagioni “ di Vivaldi , operazione che tra l’altro era stata realizzata nel 1965 da un altro musicista francese, il pianista Raymond Fol con un Big Band composta da strumentisti americani e francesi. Colombier era affascinato dal progetto, ma Carlton rifiutò e così compose da solo questi undici brani originali , esempio superbo di jazz-fusion di quel tempo. L’album fu registrato a Los Angeles, Londra e Miami con la partecipazione della London Symphony Orchestra e il jet set della fusion americana : Michael Brecker, Tom Scott, Herbie Hancock, Larry Carlton, Lee Ritenour, Jaco Pastorius, Steve Gadd , Peter Erskine , un nucleo fisso al quale ruotano sessionmen del calibro di Michael Boddicker, Jerry Knight, Airto Moreira e Ray Parker Jr. Il disco offre fantastiche esecuzioni e arrangiamenti geniali a partire da “ Sunday “ , fusion allo stato puro con un assolo al moog di Hancock e il basso imponente di Pastorius in evidenza. “ Dreamland “ è una composizione malinconica guidata dalle linee melodiche di Pastorius al basso e un bell’assolo di Carlton alla chitarra. “ Birdsong “ è un gioiello pop-jazz con il sax tenore di Michael Brecker in primo piano e assomiglia incredibilmente a “ Just Of Two Of Us “ di Grover Washington Jr. che uscirà l’anno dopo. In “ Layas “ troviamo bellissimi assolo tra Carlton e Brecker sostenuti dalla sezione fiati con Tom Scott e il basso impeccabile di Pastorius. “ Do It “, che fu pubblicato come singolo, è un ottimo soul-funky dove “ duellano “ tra di loro sia le tastiere di Colombier e Hancock che le chitarre di Ray Parker Jr. e Carlton. “ Spring “ è brano sospeso, sognante, mentre “ The Dancing Bull “ porta alla ribalta il lyricon di Tom Scott sul tappeto magnifico costruito dal Rhodes di Colombier e la chitarra di Larry Carlton. Altra traccia da ricordare è “ “ Autumn Land “ con il piano di Colombier e l’orchestra, una composizione d’ispirazione classica molto descrittiva e diversa dall’atmosfera generale dell’album. Anche se tecnicamente ineccepibili " Queens Road " , "Ouverture " e “ Take Me Down “ sono episodi con meno motivazioni musicali. Il disco purtroppo non ebbe alcuna promozione ( la Chrysalis era una label totalmente avulsa dal mondo del jazz ) e cadde presto nel dimenticatoio, ma resta un caposaldo del genere.

Mauro Ronconi









Tracks: 01. Sunday 02. Take Me Down 03. Dreamland 04. Queens Road 05. Overture 06. Bird Song 07. Layas 08. Do It 09. Spring 10. Dancing Bull 11. Autumn Land






Spoiler :
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