Lamont Dozier


Lamont Dozier esordì nel 1957 come cantate solista nei “ Romeos “ . Da solista pubblica il primo singolo nel 1960 con il nome di Lamont Anthony intitolato “ Let’s Talk It Over “ e scritto insieme a Berry Gordy , futuro boss della Tamla Motown. Nel 1963 incontra i fratelli Edward Jr. e Brian Holland , mette da parte il canto e crea con i due un formidabile team di autori, produttori e a arrangiatori che contribuì negli anni Sessanta a creare un vero standard musicale denominato “ golden age of Motown “, firmando tutti i più grandi successi dell’intero repertorio Tamla Motown, interpretati dai Four Tops, Marvin Gaye, Isley Brothers, Supremes, Martha And The Vandellas, Temptations. Un sound che rese il r&b appetibile sia alla platea bianca che quella nera. Fu un periodo storico importante dove si è compiuta definitivamente la rivoluzione copernicana nel rhythmn & blues: l’apertura alla musica bianca e la riconosciuta influenza di essa. Un passaggio di consegne che ha determinato notevoli mutamenti negli anni a venire. Lamont Dozier è stato tra i primi a intuire la presenza, accanto al pubblico attento e quasi fanatico del r&b, di un altro tipo di utente musicale, con minori pretese formali, legato all’uso perenne della musica “ commerciale “ in qualità di piacevole disimpegno.

Musicista autodidatta, Dozier possedeva un talento innato per la mellodia, Mentre Brian Holland lavorava principalmente sulla musica e suo fratello Eddie alle parole, Dozier curava entrambe le cose. Insieme agli Holland introdusse tecniche di studio avanzate in sede di registrazione utilizzando oscillatori elettronici, incidendo doppie linee di basso , una come pulsazione l’altra più continua al fine di intensificare al massimo il dinamismo. Lo stile compositivo poi era strutturato in maniera precisa, rigorosa, limitando volutamente lo spazio d’improvvisazione per i turnisti a favore di un controllo totale per il produttore. Ogni assolo, ogni idea tematica, ogni figurazione musicale, veniva rielaborata e miscelata in un collage e riproposta da disco a disco. Verso la metà degl ianni Sessanta, I temi e gli arrangiamenti del trio si fecero più ambiziosi. All’interno dello schema del singolo da tre minuti, diedero vita a dischi pop influenzati dalla musica classica e dal “ Wall Of Sound “ di Phil Spector. Esempi illuminanti sono cabnzzoni come “ Reach Out ( Ill Be There ) “, “ Standing In The Shadows Of Love “, “ Bernadette “, “ Seven Rooms Of Gloom “ tutti pieni di pause drammatiche, passaggi strumentali in crescendo, inattesi cambi di ritmo. Nel 1967 i tre lasciarono la Motown per fondare le etichette “ Invictus “ e “ Hot Wax Records” ed aver maggior autonomia artistico-commerciale pubblicando ottimi dischi soul per Freda Payne , Chairmen of the Board, Parliament, 100 Proof (Aged in Soul), Laura Lee. Il trio si scioglie ufficialmente nel 1973, Dozier riprende la sua attività di cantante pubblicando prima “ New Breed Kinda “, un duetto con Eddie Holland , poi da solista una serie album bellissimi, spesso trascurati dal grande pubblico. Da citare assolutamente titoli come Out Here on My Own (1973), Right There (1976), Peddling Music on the Side (1977) e Bigger Than Life (1983 ) autentici capolavori della musica moderna. Nella veste di autore e produttore realizza gioielli soul per gli Originals, Ben E. King , Margie Joseph, e dischi più indirizzati verso il pop come i progetti “ Future Flight “ e “ Zingara “. Notevoli anche le sue collaborazioni con Phil Collins, Simply Red , Eric Clapton e Alison Moyet. Il suo stile ha influenzato gente come Marvin Gaye, Barry White, Johnny Bristol e Norman Withfield, tutto il movimento del soul di Philadelphia di Gamble & Huff e quello del soul bianco più vicino agli stilemi pop.

Mauro Ronconi
   

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