Burt Bacharach – At This Time (2005, Columbia)
Un disco che ci fa scoprire un nuovo ed imprevedibile Bacharach: teso, lirico, con l’urgenza di raccontare storie d’attualità ed un’enorme voglia di comunicare con un diverso registro emotivo e musicale. “ A This Time “ nasce in collaborazione con artisti di spicco della scena hip-hop come il produttore André Romell Young alias Dr. Dre (Eminem, 50 Cent) , Prinz Board dei Black Eyed Peas , il rapper Denaun Porter, e talenti del pop e del jazz come Rufus Wainwright, Elvis Costello, Chris Botti, Billy Childs. A 77 anni, Bacharach - una carriera lunga 60 anni, successi, premi riconoscimenti (3 Oscar e 6 Grammy) - è ancora un musicista entusiasta. Ricettivo e vigile nel capire le innovazioni tecnologiche e le ispirazioni artistiche attuali cerca una strada diversa in lunghe e dilatate composizioni. Ci sono storie di solitudine e grandezza, di denuncia politica ed attualità , di sogni e paure prese dal quotidiano . Un disco intimista e carico di pensieri che si infila nei corridoi di atmosfere dilatate, loop elettronici, suggestive linee di jazz. Le liriche (Bacharach e Tonio K.) vengono scritte per la prima volta in prima persona, a rendere più diretto e confessionale il tono di questo disco pieno di interrogativi sulla condizione attuale del mondo, sulla direzione pericolosa che sta prendendo (le Torri Gemelle, Ground Zero). La musica non esce mai allo scoperto. La struttura dei brani è molto libera, jazzata, impressionistica e questo rende l’atmosfera dell’album cupa, inquietante, a volte oscura. Temi che non hanno alcuna voglia di esporsi non amano toni solenni, i colori inalterabili. Tutto è volutamente imprigionato nella nebbia, condensato intorno ad una filigrana melodica sottile, con loop ritmici che mutano col variare del tempo, del calore, delle ombre, delle emozioni, sviando l’estetica nostalgica di canzoni mai cancellate dal tempo. Un affascinante viaggio che inizia con “ Please Explain “, base funky con loop di basso e batteria costruiti da Deunan Porter, archi e tastiere che accompagnano le voci di Josie James, John Pagano e Donna Taylor. “ Where Did It Go?” è un magistrale ibrido che mescola pop, jazz, r&b dalle orchestrazioni molto elaborate che narra le difficoltà della vita nelle città soffocata da un sempre più alto tasso di criminalità. “ In Our Time “ e “ Dreams “sono due morbidi episodi jazzati, quest’ultimo co-scritto insieme a Chris Botti e un esecuzione magistrale di Billy Childs al Wurlitzer. L’orecchiabile “ Who Are The People ? “ è cantata da Elvis Costello , canzone di protesta politica contro l'amministrazione Bush e alla guerra in Iraq. “ Is Love Enough?" è un pop moderno dedicato all’amore , alla sua forza di resistere nel mondo sempre più tecnologico ed asettico , grande apporto di Dr. Dre con loop di batteria e le tastiere di Jim Cox. “ Go Ask Shakespeare “ con la voce Rufus Wainwright è il brano più doloroso, misto fra speranza, frustrazione e paura per un mondo impazzito. “ Danger" è uno strumentale con influenze hip hop, tappeto di sintetizzatori e un gran duetto tra violino e il sax alto di Dan Higgins. “ Fade Away", altra bella composizione dove Bacharach suona meravigliosamente piano e tastiere arricchita sempre dalle tastiere Jim Cox e un breve cantato di Josie James. La bossanova di “ Can’t Give It Up “ e la mini suite in chiusura di “ Always Taking Aim “ sono altre due momenti di musicalità lussureggiante. Bacharach non riesce a scrivere qualcosa di brutto, nemmeno di discreto, individuando nell’impegno musicale l’unico collante del nostro tempo, l’unico rimedio per le nostre coscienze alienate. Un lavoro di riflessioni molto sentito.
Mauro Ronconi
Tracks:
1 Please Explain
2 Where Did It Go?
3 In Our Time
4 Who Are These People?
5 Is Love Enough?
6 CAn't Give Up
7 Go Ask Shakespeare
8 Dreams
9 Danger
10 Fade Away
11 Always Taking Aim
Spoiler :
Masterpiece !
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