In quel periodo Randy Crawford era una delle più duttili tra le vocalist nere. Il suo particolarissimo vibrato capace di note bassissime e di improvvise impennate ben si adattava ad un repertorio variegato tra pop , soul e jazz. Così dopo “Now We May Begin“ prodotto, arrangiato e suonato dai Crusaders, si cambia produzione e atmosfere. Tommy LiPuma dona al disco un unità stilistica e tanto movimento di idee A.O.R. a cominciare dagli autori dei brani. Voce al top della forma, canzoni di livello, contorno di abili musicisti, produzione che mette in risaltò tutte le sue qualità canore, “Secret Combination“ rimane uno dei migliori dischi in assoluto della vocalist. Fortificato da perle come “You Might Need Somebody“ di Tom Snow, canzone trascinata da una grande sezione fiati diretta da Bill Reichenbach, già edita nella versione di Turley Richards due anni prima, “Rainy Night In Georgia", classico di Tony Joe White qui rivisitato magnificamente e la jazzata cover di " Rio De Janeiro Blue" di Richard Torrance con il flauto di Ernie Watts, questo album cattura al meglio tutta la sua anima pop e la sua abilità tecnica. Altri superbi esempi di pop-soul splendidamente orchestrati sono "Trade Winds" di Ralph McDonald già nota nelle interpretazioni delle The Three Degrees, Roberta Flack , Rod Stewart, Lou Rawls e “ Time For Love “ di Leon Russell, entrambe arrangiate da Nick DeCaro. Al seguito, come sempre per le produzioni di LiPuma, una miriade di ottimi musicisti: Steve Lukather, Dean Parks, Robben Ford, Neil Larsen, Jeff Porcaro, Larry Williams, etc.
Mauro Ronconi
Producer: Tommy LiPuma
Musicians:
Drums: Jeff Porcaro
Keyboards: Leon Pendarvis
Bass: Abraham Laboriel
Guitars: Steve Lukather, Dean Parks, Robben Ford
Percussion: Lenny Castro
Organ: Neil Larsen
Horns: Larry Williams, Bill Reichenbach, Gary Herbig, Jim Horn, Chuck Findley
Tracks:
1. You might need somebody
2. Rainy night in Georgia
3. That's how heartaches are made
4. Two lives
5. You bring the sun out
6. Rio de Janeiro blue
7. Secret combination
8. When I lose my way
9. Time for love
10. Trade winds
L’ A.O.R. o meglio Westcoast Pop è un termine geo-musicale dal significato ampio. Un'identità capace di unire in una indefinibile sintassi pop gli artisti più disparati e geograficamente lontani con un sound aperto e raffinato. Si guadagnò una reputazione a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e con esso c’è stata la personalizzazione dei songwriter , l’apporto decisivo dei sessionmen più creativi e del ruolo del produttore. Fino alla fine degli anni Ottanta questo stile è stato anche l’espressione più evoluta di fare un tipo di musica accessibile, ma allo stesso tempo sofisticata, unendo il più delle volte e fondendoli certi aspetti fondamentali della musica bianca (la melodia) e quella della musica nera (la ritmica). L’ A.O.R. di matrice westcoast è riuscito ad ispirare dischi di classe indiscussa ed indiscutibile e canzoni memorabili. Nel corso del tempo molti personaggi che l’hanno reso celebre se ne sono allontanati, alcuni si sono riciclati, ...
Continuano i viaggi di Sakamoto e gli orizzonti sono sempre più ampi. “ Heartbeat “ , dopo “ Beauty “ è un’altra perla del suo genio. L’artista ridisegna il suo occidente, si apre al suono nero e lo reinventa Modifica HTML sui ritmi e le armonie. Un’operazione di musica concreta, ma svolta all’inverso. Scende nelle sonorità del soul urbano , del pop e ne mette in discussione i linguaggi: li semplifica assimilandoli lentamente, brano dopo brano, spogliandoli attraverso progressivi trattamenti ritmici. Sakamoto si libera dal pericolo dell’elettronica quella che aveva tout court una funzione sperimentale e mai come stavolta, il rapporto con gli altri stili musicali è stato voluto e predeterminato. Un suono preciso che fa la spola tra il “ future listening “ e la dance elettronica, ovvero la misteriosa fusione tra pop, funky-rap, jazz e world music. Ne viene fuori un serrato dibattito di idee musicali cantate in lingua inglese, russa, francese, giapponese ed espresse al meglio in...
Lauren Wood è nota al grande pubblico perché abbinata al brano “Fallen“ incluso nella colonna sonora di “Pretty Woman“, ma Ilene Rappaport (questo il vero nome) iniziò la carriera musicale nel 1973 quando, insieme a suo cugino Novi Novog ed al bassista Ernie Eremita, formano il gruppo "Chunky, Novi & Ernie" (Chunki era il suo pseudonimo). Pubblicano due omonimi e discreti album per la Warner, uno nel 1973 piuttosto rock con un cameo di Frank Zappa e la produzione di John Cale, l’altro nel 1977 più in linea con gli stilemi del pop californiano. Sciolto il trio nel 1979 Lauren Wood realizzò il suo primo lavoro solistico decisamente pop. In quel disco c’era un piccolo capolavoro di cantautorato westcoast “Please Dont Leave“ insieme a Michael McDonald che arrivò tra i top ten delle classifiche, ma fu con questo “Cat Trick“ che la Wood diede sfoggio a tutta la sua classe compositiva. Un album impeccabile, con grandi canzoni pop. Strutturato come una specie di comp...
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