Muddy Waters – Folk Singer (1966, Chess / MCA)


Un uomo che ha identificato se stesso con il blues. E’ dagli anni Quaranta che Mc Kinley Morganfield, classe 1915, meglio conosciuto come Muddy Waters, suonava il blues prima nel suo nativo Missisipi , poi a Chicago subito dopo la seconda guerra mondiale. In quella città, Muddy Waters fu la figura centrale attorno alla quale giravano decine di musicisti che collaboravano con lui, da Willie Dixon a James Cotton, da Jimmy Rogers a Otis Spann. Pioniere del blues elettrico -  rivoluzione iniziata nel 1944 - con i dischi incisi per la Chess negli anni Cinquanta e Sessanta, Waters realizzò monumentali lavori di blues moderno richiamando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto, facendo uscire allo scoperto un genere da sempre ristretto alla sola comunità nera. In questo periodo l’artista rappresentò anche una fonte di ispirazione per il nascente rock bianco britannico e per la locale scena blues di Alexis Corner e John Mayall. “ Folksinger “ è l’album acustico più importante di Waters, quasi un “ after hours “ con il titolo giocato furbescamente dalla casa discografica sull’onda del successo dei nuovi storyteller folk americani, Dylan su tutti. Registrato a Chicago nel settembre del 1963, l’album originale era composto da nove brani, sette originali e le due cover “ My Captain “ di Willie Dixon e “ Big Leg Woman “ di John Temple, con Waters alla chitarra e voce, seconda chitarra di Buddy Guy, Willie Dixon al basso e Clifton James alla batteria. In questo CD rimasterizzato dalla Mobile Fidelity dalla resa sonora incredibile ci sono due bonus tracks registrate nell’aprile del 1964: “ You Can’t Lose What Ain’t Never Had “ di Waters e “ The Same Thing “ di Dixon ed una formazione che vedeva Otis Spann al piano, le chitarre di Pee Wee Madison, Buddy Guy e Sammy Lawhorn, Willie Dixon al basso e Francis Clay alla batteria. Una pietra miliare del blues acustico, con splendidi e stringati assolo di chitarra, mood dall’energia vivissima e interpretazioni sofferte. Basta ascoltare due tracce come le iniziali “ My Home Is In The Delta “ e “ Long Distance “ per capire che Waters possiede il blues nel profondo del cuore e sa come esprimerlo con la sua chitarra e la sua inconfondibile voce.

Mauro Ronconi




Tracks: 01 - My Home Is In The Delta 02 - Long Distance 03 - My Captain 04 - Good Morning School Girl 05 - You Gonna Need My Help 06 - Cold Weather Blues 07 - Big Leg Woman 08 - Country Boy 09 - Feel Like Going Home 10 - You Can’t Lose What You Ain’t Never Had 11 - The Same Thing


Spoiler :
mp3 320
http://www.megaupload.com/?d=91DV7Z96
pass: By The Sacred Monster

Commenti

Post popolari in questo blog

TOP 100 A.O.R. – WESTCOAST POP SONGS

Lauren Wood – Cat Trick (1981, Warner Bros.)

Cruisin’ California - A.O.R. - Il Sound della West Coast - Part. 1