Dusty Springfield – Dusty In Memphis (1969, Atlantic)


Uno dei dischi di blue eyed soul più importanti in assoluto. Un artista immensa catturata dall’amore del soul. La voce esaltante di un icona pop bianca come Dusty Springfield in una produzione r&b di Jerry Wexler, Tom Dowd e Arif Mardin , nomi chiave nel campo della musica nera di quegli anni (Ray Charles, Ben E. King, Aretha Franklin, etc.). La genesi di questo capolavoro comincia quando il boss della Atlantic Ahmet Ertegun ascoltò una stupenda versione soulful di Some Of Your Lovin, pezzo scritto dalla coppia Carole King e Gerry Goffin. L’interprete era Dusty Springfield, la più versatile vocalist dell’allora british invasion, innamorata dal Detroit Sound della Tamla Motown. Ertegun rimase colpito da quel modo di cantare, vide in lei una sorta Aretha Franklyn bianca. Nasce così il primo disco americano di Dusty Springfield. Nei leggendari studi di Memphis, Ertegun mette a disposizione lo staff per le grandi occasioni: la sezione ritmica con Bobby Wood, Bobby Emmons, Reggie Young, Tom Cogbill e Gene Chrisman, ai cori le Sweet Inspirations, archi e fiati a cura di Arif Mardin, Gene Orloff e Tom Dowd. In studio Dusty meticolosamente selezionò tutto il materiale, incise e reincise le parti vocali nei minimi dettagli con cura maniacale. Le canzoni incluse sono firmate da quei giovani autori americani che lei prediligeva, Bacharach, Randy Newman, Carole King, Barry Mann, e interpretate con elasticità, calore, bellezza. Aveva ragione Ertegun, tra tutte le voci femminili di pelle bianca solo lei poteva fare un disco alla Aretha Franklyn senza sfigurare, anzi. In The Land Of Make Believe di Bacharach, So Much Love, Don't Forget About Me, No Easy Way Down e I Can't Make It Alone di Carole King, I Don't Want To Hear It Anymore e Just One Smile di Randy Newman, Just A Little Lovin’ di Barry Mann, The Windmills Of Your Mind tratta dalla colonna sonora del film The Thomas Crown Affair, ed ancora Son of a preacher man scartata all'epoca da Aretha Franklyn ed invece pubblicata come singolo da Dusty, sono momenti di classe immensa dove l’artista tira dentro tutta la sua persona, corpo e anima, dolcezza, sesso, forza, capace di evocare suggestioni improvvise imprevedibili, di arrivare dove altri non saprebbero. Ascoltare qui dentro la voce di Dusty che si intreccia con l’orchestra, che accompagna le sezioni di archi è una meraviglia continua. Dusty adotterà una modulazione diversa nel cantare, non più la potenza della voce, ma dolcezza espressiva, quasi a ricamare la melodia. A volte sussurrandola. Dusty in Memphis sembra così un evento naturale, un frasario di incanti in cui non c’è niente da escludere, niente per cui si possa fare a meno. In questa riedizione troviamo anche tre bonus tracks: Willie & Laura Mae Jones di Tony Joe White, That Old Sweet Roll (Hi-De_ho) di Goffin-King e l’inedita What Do You Do When Loves Dies risalente alle Memphis sessions. Non venderà troppo questo disco, ma sarà il migliore in assoluto.

Mauro Ronconi






Tracklist: 01. Just A Little Lovin' 02. So Much Love 03. Son Of A Preacher Man 04. I Don't Want To Hear It Anymore 05. Don't Forget About Me 06. Breakfast In Bed 07. Just One Smile 08. The Windmills Of Your Mind 09. In The Land Of Make Believe 10. No Easy Way Down 11. I Can't Make It Alone 12. Willie & Laura Mae Jones 13. That Old Sweet Roll (Hi-De-Ho) 14. What Do You Do When Love Dies



Spoiler :
FLAC Tracks+CUE+AC log+Covers
http://rapidshare.com/files/405316472/In_Memphis.part1.rar.html
http://rapidshare.com/files/405314390/In_Memphis.part2.rar.html
http://rapidshare.com/files/405314389/In_Memphis.part3.rar.html

Commenti

Post popolari in questo blog

TOP 100 A.O.R. – WESTCOAST POP SONGS

Ryuichi Sakamoto – Heartbeat (1991, Virgin)

Lauren Wood – Cat Trick (1981, Warner Bros.)