Bo Hansson – Lord Of The Rings (1972 , Charisma)


Su una piccola isola delle fredde plaghe scandinave, il polistrumentista svedese Bo Hansson registra con un portatile a sei piste una serie di brani ispirati alla trilogia de “Il Signore degli Anelli” di Tolkien dal titolo “Sagam Om Ringen” pubblicato nel 1970 dalla label svedese Silence . Il disco fu un buon successo locale tanto da interessare la Charisma - una delle piccole etichette inglesi autogestite di quel periodo che concedevano libertà espressiva ai musicisti in fase creativa  - che lo pubblica due anni dopo e con tre brani in meno rispetto all’originale. Trentamila copie vendute in poco tempo per un disco "anti-commerciale" sorprende tutti, Hansson compreso. Con lui ci sono tre musicisti svedesi, Sten Bergman al flauto, Gunnar Bergstend al sax e il suo vecchio compagno Rune Carlsson alla batteria e percussioni con il quale aveva formato anni prima un duo abbastanza conosciuto in Svezia. E’ una dimensione di tradizioni espressive e di sonorità tipicamente nordiche, tesa alla pittoricità di favole ed ambienti fantastici che si inserisce in una musicalità contemporanea vicina a certe cose di Terry Riley e Mike Oldfield. Costruzioni tipicamente frammentarie, riflessive , sempre limpide e sognanti che si ricollegano tra di loro attraverso una logica strutturale che fa dei dodici titoli dell’album una sola storia, un’avventura eterea e vissuta. Dall’apertura di “Leaving Suite” al finale di “The Grey Havens” si snoda una originale struttura suitistica condotta dal dialogo e l’interazione continua delle tastiere come strumento interprete con inserti improvvisi di sax, batteria e flauti. Movimento e staticità sono i due elementi su cui il musicista tesse i contrasti, le aperture e le sorprese sonore, come nella bellissima “The Black Riders & Flight To The Ford”. E tra questo sound meditativo, arioso e gotichegghiante, ogni voce espressa trova il suo simbolo, il suo significato e la sua parte, in questo teatro incantato del suono. Per la cronaca, Jimi Hendryx si interessò molto alla musica di Bo Hansson tanto da suonare con lui e incidere nel gennaio del 1968 la sua Tax Free esclusa da Electric Ladyland ma rintracciabile poi in altri dischi del chitarrista (South Saturn Delta, War Heroes).

Mauro Ronconi



Bo Hansson- Organ, guitar,moog,bass
Rune Carlsson - Drums,congas
Gunnar Bergsten - Saxophone
Sten Bergman - Flute


Tracks 1. Leaving Shire 2. Old Forest & Tom Bombadil, The 3. Fog on the Barrow-Downs 4. The Black Riders/Flight to the Ford 5. At the House of Elroud & The Ring Goes South 6. A Journey in the Dark 7. Lothlorien 8. Shadowfax 9. The Horns of Rohan and the Battle of the Pelennor Fields 10. Dreams in the House of Healing 11. Homeward Bound/The Scouring of the Shire 12. The Grey Havens  

All music composed by Bo Hansson




Spoiler :
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