The High Llamas – Gideon Gaye (1995, Epic)
Penalizzato da indispensabili filosofie promozionali fin dai tempi dei Microdisney, il compositore irlandese Sean O’Hagan alias High Llamas , aduna tra le sue note un incredibile consuntivo di arcaico e moderno pop. La sua è stata un’adolescenza passata ad ascoltare i Beach Boys di “ Pet Sounds “ e i Beatles di “ Abbey Road “, ad imparare a memoria le intuizioni jazzy degli Steely Dan , le melodie di Burt Bacharach . Tutte connessioni, queste, che hanno ben poco da dividere con la filosofia folk dell’ “ isola di smeraldo “, ma idealmente legate a tutte quella band inglesi che stabilirono il proprio punto di contatto nel colore musicale californiano più elitario. “ Gideon Gaye “ è fatto di canzoni tenere e sconsolate: tredici gioiellini che fanno vibrare le corde della memoria, rievocando fantasmi onorati dal tempo e dalle mode in uno spleen contagioso capace di allargarsi a dismisura per poi rinchiudersi nei reticolati pop più sfumati senza perdere mai la sua bellezza.
Mauro Ronconi
La storia del gruppo è fortemente legata al suo fondatore: il nome della band infatti prende spunto proprio dal titolo del primo album da solista di Sean O'Hagan, High Llamas, appunto. Già membro dei Microdisney, O'Hagan vanta anche diverse collaborazioni con gli Stereolab, in veste di arrangiatore e tastierista. Ma è nel 1991 che il suo progetto più importante, gli High Llamas, prende vita. Armonie frammentate e ripetute, melodie pop arrangiate più volte diversamente, alla maniera delle colonne sonore, esperimenti elettro-acustici e testi alla Steely Dan, rendono dei capolavori gli album neo-lounge dei Llamas, come Gideon Gaye del 1994, Hawaii del 1996 e Could and Bouncy del 1997. I rimandi ai Beach Boys più sofisticati, presenti sin dall'inizio, si fanno col tempo più originali, tanto da conferire agli High Llamas uno stile personale e ricercato. Le grandi suite strumentali, una costante nella produzione del gruppo, e l'arrangiamento minuzioso e dettagliato, garantiscono all'ensemble una propria identità e un posto di rilievo nel panorama della musica indipendente.
it.wikipedia
Recorded at The Stone Room, West London, England in winter 1993
Personnel: Sean O'Hagan (vocals, guitar, piano, organ, Moog synthesizer, glockenspiel, background vocals); Marcus Holdaway (vocals, cello, piano, harpsichord, organ, vibraphone, background vocals); Anne Wood (violin); Jocelyn Pook (viola); Rob Allum (drums, percussion).
Track List: 1. Giddy Strings 2. Dutchman, The 3. Giddy and Gay 4. Easy Rod 5. Checking In, Checking Out 6. Goat Strings, The 7. Up in the Hills 8. Goat Looks On, The 9. Taog Skool No 10. Little Collie 11. Track Goes By 12. Let's Have Another Look 13. Goat, The - (TRUE instrumental)
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