Christopher Cross – Christopher Cross (1979, Warner Bros.)
Il soft pop trova la sua sublimazione con questo esordio frantuma-record. Il texano dalla voce vellutata sbanca le charts e riceve otto Grammy Awards con canzoni che scorrono via fino all’ultima nota da una produzione attentissima (Michael Omartian) e rifinita in ogni particolare dalla presenza attiva di uno stuolo di session men superlusso. La carica strumentale dei turnisti più creativi catturati in un momento di grandissima vena e brani diventati delle vere credenziali quali “ Ride like the wind “, “ Never be the same “, “ Sailing”.
Mauro Ronconi
The Tracks are: Say You'll Be Mine, I Really Don't Know Anymore, Spinning, Never Be The Same, Poor Shirley, Ride Like the Wind, The Light Is On, Sailing & Minstrel Gigolo.
Musicians: Christopher Cross, Andy Salmon, Tommy Taylor, Rob Meurer, Larry Carlton, Valerie Carter, Lenny Castro, Victor Feldman, Chuck Findley, Jay Graydon, Don Henley, Jim Horn, Eric Johnson, Jackie Kelso, Nicolette Larson, Myrna Matthews, Marty McCall, Lew McCreary, Michael McDonald, Michael Omartian, Stormie Omartian, Tomas Ramirez, Don Roberts & J.D. Souther.
Spoiler :
Nessuno come Cross peraltro all'esordio ha potuto contare su una legione di musicisti come i sopra elencati.. viene da pensare che chiunque avrebbe potuto dire la sua con tanto 'stuolo', con un pizzico di malignità perchè in effetti questo disco non mi ha mai entusiasmato. E'un lavoretto onesto, a suo favore ci si può chiedere onestamente cos'altro volere da un west coast pop album? insomma si può ritenersi soddisfatti, ma per me i giganti sono altri.
RispondiEliminaIo credo che sia più importante un bello spartito che dei grandissimi session men,anche se la loro presenza è comunque importante
RispondiEliminaFabio