Marc Jordan – A Hole In The Wall (1983, Sound Design)
Pressochè ignorato come interprete al grande pubblico, Marc Jordan gode di una discreta fama di compositore di canzoni poi portate al successo da altri (Rod Stewart, Manhattan Transfer, Diana Ross) anche se Blue desert e Mannequin, nonostante siano state oggetto di una cattiva distribuzione discografica, sono perle senza tempo. Questo disco fu pubblicato originariamente solo in Giappone, rifiutato dai discografcici americani. Produzione di Don Murry e dello stesso Jordan e la partecipazione del solito giro che contava a L.A. in quel tempo (David Foster, i Pages, Jay Graydon, Robbie Buchanan, Steve Lukather, etc.). Soluzioni armoniche sofisticate, estrema raffinatezza negl arrangiamenti e indimenticabili brani come Margarita, It’s only love, She used to be my world, Slippin’ away fanno di "A hole in the wall" un capolavoro del genere.
Mauro Ronconi
Personnel: Guitars: Jay Graydon, Michael Landau, Steve Lukather, Robben Ford Drums: Mike Baird Bass: Mike Porcaro, Neil Stubenhaus Keyboards: David Foster, Ian Underwood, Robbie Buchanan, Michael Boddicker Percussion: Lenny Castro Sax: David Boruff, Ernie Watts Horns arrangements: Jerry Hey Background Vocals: Richard Page, Steve George
Track List:
1. Slipping Away
2. Margarita
3. She Used To Be My World
4. A Hole In The Wall
5. Where Did We Go Wrong
6. It's Only Love
7. Love Like A Wheel
8. Thieves
9. Dance With Me
10.Hold On
Spoiler :
mi chiedo come si possa rifiutare di pubblicare un disco cosi...
RispondiEliminaIl link non va più purtroppo...
RispondiElimina