Robert Wyatt - Rock Botton (1974, Virgin)
Suoni e sospiri di un uomo distrutto nel fisico, ma spiritualmente integro come pochi. Wyatt ritrova se stesso e l'inizio di una nuova vita proprio quando stava per perderla. Costretto su una sedia a rotelle, Wyatt realizza insieme ad amici canterburiani di vecchia data come Richard Sinclair, Hugh Hopper e uno straordinario Mike Oldfield, uno dei più toccanti inni di pace e d'amore mai ascoltati. Non c'è più la lucida follia dei Soft Machine, ne la psicoritmia anarchica dei Matching Mole, ma una musicalità dolce pervasa da un senso di commovente tranquillità e una voce roca che sembra quasi sottolineare i passaggi di questa eterea e sognante dimensione. Rock Botton è un fascio di luce radioso che entra dalle finestre dell' anima per esaltare l'imperscrutabile grandiosità della vita. Un'energia purissima ed emozionante rintracciabile per certi aspetti solamente in meraviglie dimenticate come The Cycle Is Complete di Bruce Palmer e Sonic Seasonig di Walter Carlos. Un destino oltraggioso a causa dell'autolesionismo ha spezzato il talento tecnico del miglior batterista del Regno Unito, ma, di contro, proprio questa condizione l'ha trasformato in un musicista completo e un poeta che non teme confronti.
1900-2000 Musica dal pianeta terra. Dal Jazz al Rock 200 CD da salvare/Mauro Ronconi/Arcana
Track List:
Sea Song / Last Straw / Little Red Riding Hood Hit The Road / Ali fib / Ali fie / Little Red Robin Hood Hit The Road
Spoiler :
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