Mike Oldfield - Tubular Bells (1973, Virgin)


Con un demo chiamato provvisoriamente Opus 1 che nessuna casa discografica aveva accettato per la sua scarsa commerciabilità, il giovane Mike, appoggiato da Richard Branson, fondatore della piccola label Virgin, si rinchiude per nove mesi nel Castello di Manor e realizza una lunga, affascinante suite di 50 minuti nella quale si combinano magnificamente antichi e nuovi sogni: un caleidoscopio di sonorità acustiche ed elettriche distribuite tra memorie folk, influenze classicheggianti da Sibelius a Debussy, echi incontaminati del Canterbury Rock. Un poema impressionistico dal suono ricchissimo e avvincente dove il tema conduttore si ripete e si trasforma in continuazione con sottili passaggi, con frasi melodiche esplorate e sviluppate in progressione. Album ambizioso e di fine cesellatura sonora che esalta l'incredibile poliedricità di Oldfield in un lavoro minuzioso e quasi maniacale di tecnica di sovraincisione che richiama certe composizioni di Bo Hansson e la sua opera ispirata alla saga di Tolkien. Con i milioni di copie vendute di questa atipica opera rock nonché gli estratti utilizzati in seguito per la colonna sonora de L'esorcista, l'artigianale etichetta di Branson diventò un major di nobili intenti e grandi possibilità. Il trionfo di un'idea è di quelle canne metalliche dal suono limitato, ma dolcissimo.

1900-2000 Musica dal pianeta terra. Dal Jazz al Rock 200 CD da salvare/Mauro Ronconi/Arcana 


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Figlio spirituale della scena di Canterbury, musicista eclettico e virtuoso, Mike Oldfield ha rivoluzionato la storia del rock con la sua opera monumentale "Tubular Bells", ideale ponte tra il prog e la new age

Mike Oldfield nasce il 15 maggio 1953 a Reading, Berkshire, Inghilterra. Chitarrista, bassista, percussionista e tastierista, inizia la sua carriera professionale giovanissimo: all'età di quattordici anni, forma un gruppo folk con la sorella Sally a sedici, suona il basso nei The Whole World, in cui, nel giro di pochi mesi, ottiene il ruolo di primo chitarrista della band. Il successo vero e proprio arriva però solo nel 1973, quando Oldfield, per l'allora neonata etichetta Virgin, pubblica a suo nome Tubular Bells, disco poi diventato un capolavoro del genere progrock, con una lunga suite strumentale utilizzata in seguito anche per la colonna sonora del film "L'esorcista". Tubular Bells vende sedici milioni di copie in tutto il mondo e nel 1974 viene insignito del Grammy Awards come migliore disco strumentale. Il seguente Hergest Ridge (1974) conferma il talento come compositore, a cui segue nel 1975 Ommadawn, che esplora sonorità ambient. Dopo una pausa durata tre anni viene pubblicato Incantations (1978), che contiene il singolo "Guilty". Platinum segue a un anno di distanza: Oldfield vira verso lo stile dance, ben sintetizzato nell'originale cover di "North Star", canzone scritta originariamente da Philip Glass e compresa nell'album. Sono le prime avvisaglie di un cambiamento nello stile compositivo di Oldfield, che nel 1980, con QE 2 arriva a sonorità pop, come dimostra anche l'album di cover degli Abba, Arrival. Sempre su questa vena pubblica Crises (1983), Discovery (1984) e Islands (1987). Nel 1992 viene realizzato Tubular Bells II, seguito - a due anni di distanza - da The Songs Of Distant Earth e dal terzo capitolo di Tubular Bells, nel 1998. Nel 1999 è la volta di due album: Guitars e The Millennium Bell, mentre nel 2003 esce Tubular Bells 2003, una riedizione dell'originale in versione CD/DVD. Nel 2005 segue il doppio Light+Shade, mentre nel marzo 2008 è la volta di Music Of The Spheres, oltre che una nuova riedizione di Tubular Bells, Tubular Bells 2008 .

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Track List:
Part One / Part two










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