Joni Mitchell – Hejira (1976, Asylum)
Colonna sonora di un viaggio dal piglio autobiografico che affronta il tema simbolico della strada intesa come la vita, le vicende e il suo distacco progressivo dagli affetti fino alla solitudine finale. Scritto veramente durante un viaggio in auto da New York a Los Angeles, Hejira è un diario intimo di proustiana memoria, un flashback nei ricordi che va alla ricerca del tempo perduto. Joni Mitchell canta ciò che legge nel suo cuore, con la sua voce in primo piano a sottolineare storie di donne che sono lo specchio della sua condizione personale. La realtà universale della strada rappresenta la vulnerabilità dell’'uomo, la partenza e l'arrivo e l'incognita dei percorsi. Altero ed umanissimo, Hejira è un lavoro così perfetto liricamente da far sembrare la musica non sufficiente a contenere tutte le emozioni espresse. In Mitchell c'è sempre un qualcosa di più: l'arte della pittura, della letteratura, ma soprattutto il dilemma di sempre ossia del momento che divide il reale dall'irreale descritto divinamente dalle combinazioni elettroacustiche di Jaco Patorius e Larry Carlton e da impasti vocali inimmaginabili. Da Signora del Canyon a Signora del jazz con lo stesso pallore di un volto perennemente diviso tra innocenza e spirito ribelle. Con questo CD la Mitchell affina la poliedricità della propria musica con uno stile sempre più sofisticato, ritornando alle ballate acustiche di Blue costruite ora sulle bellezze jazzy di Court And Spark e Hissing Of Summer Lawnes.
1900-2000 Musica dal pianeta terra. Dal Jazz al Rock 200 CD da salvare/Mauro Ronconi/Arcana
Difficile definire esattamente il genere cantautorale. Si tratta infatti di un genere che non ha caratteristiche formali precise. Non è tanto l'arrangiamento che deve risultare trainante bensì il testo. Lucida e originale capacità di analisi, nonché poetica propensione a tradurre in versi le proprie sensazioni sono invece le caratteristiche che qualunque cantautore deve possedere. I primi cantautori arrivano nei Sessanta ma tutti influenzati o messi in ombra dall'ingombrante personalità di Bob Dylan. Solo all'inizio dei Settanta questa scuola riesce a ramificarsi. Di sicuro, però, rispetto al folk cantautorale sociale e impegnato di Dylan, le tematiche diventano più intimiste e personali. Tra le donne emerge una ragazza canadese di Alberta (Canada), nata Roberta Joan Anderson. Ovvero Joni Mitchell, destinata a divenire una delle cantautrici più importanti e influenti della storia del rock.....
Track List: Coyote / Amelia / Furry Sings The Blues / A Strange Boy / Hejira / Song For Sharon / Black Crow / Blue Motel Room / Refuge Of The Roads
Spoiler :
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